
Il programma della due giorni dedicata all'amato medico
Bologna, 22 novembre 2018 – Per 18 anni è stato il 'faro' alla guida della divisione di Chirurgia Ortopedica-traumatologica vertebrale dell’Istituto ortopedico Rizzoli. Patrizio Parisini in quasi due decadi ha lasciato un inestimabile contributo alla chirurgia moderna, tanto che lo Ior – in collaborazione con la Società scientifica Sicv&Gis - ha deciso di ricordarlo proprio con un meeting scientifico.
L’appuntamento con il “Memorial Patrizio Parisini” è per venerdì 23 e sabato 24 novembre al Rizzoli (Sala Vasari): otto sessioni dedicate alla chirurgia vertebrale e al trattamento delle deformità del rachide, dalle tecniche innovative per le scoliosi severe e per le cifosi agli interventi alle ernie del disco lombare fino ad un approfondimento sulle infezioni in chirurgia vertebrale. L' incontro fra gli specialisti ha lo scopo di trasmettere da chi lo ha conosciuto e ha avuto da lui consigli e insegnamenti (sui quali tutt'oggi possono ancora basare molte delle scelte di trattamento con le tecniche più innovative) alle nuove generazioni di giovani ortopedici.
“Era un chirurgo della schiena espertissimo - ricordano i suoi colleghi, organizzatori della due giorni - che ha portato il Rizzoli a diventare un punto di riferimento nazionale ed internazionale per le patologie più complesse della colonna vertebrale, in particolare per le deformità come la scoliosi”. Parisini iniziò a lavorare all’IOR nel 1968 subito dopo la laurea all’Università di Bologna, acquisendo una vasta esperienza nel trattamento chirurgico e conservativo delle affezioni che possono colpire la colonna vertebrale.
“Era noto a tutti i pazienti, ai colleghi e a tutto il personale dell'Istituto per le sue straordinarie capacità professionali ed anche per una non comune grande umanità - prosegue la dottoressa Tiziana Greggi, responsabile scientifico del Memorial -. Con grande riconoscenza ed affetto, gli allievi che hanno continuato a diffondere ed applicare gli insegnamenti da lui ricevuti, assieme ai colleghi e agli amici, sono onorati di ricordarlo, affrontando temi scientifici e clinici relativi al trattamento di patologie vertebrali”.