
Bologna, 22 settembre 2023 – Il parco degli scacchi. Da un po’ di tempo è questa la nuova identità della Montagnola, che nel corso dei secoli è stata per Bologna epicentro di vari accadimenti. Da un po’ di domeniche, gli scacchisti di varie associazioni e circoli, di varie generazioni e pure di diverse destrezze, si ritrovano qui, accanto alla baracchina azzurra di Frida, per sfidarsi e rilassarsi. Succederà anche questa domenica (l’appuntamento è ogni due domeniche) nel pomeriggio, come racconta Marco Monaco, 30 anni, originario della provincia di Benevento, da undici anni a Bologna e ora professore di filosofia in un liceo, promotore di ‘Scacchi nel parco’ con gli amici Cristina Albanese, Davide Semprini, Gianmarco Diurno e Giuseppe Montedoro.
Questa è la storia protagonista del nostro podcast di oggi e ne il Resto di Bologna ascolterete un po’ di curiosità sul gioco degli scacchi, che per Marco Monaco va a braccetto con la filosofia, in fondo.
"Il giocatore scacchistico – riconosce – è posto in una condizione molto particolare rispetto forse ad altri sport. In tutti gli sport c’è una componente spirituale e psichica che esercita un certo potere sull’andamento dell’attività in sé, ma negli scacchi la cosa è più visibile, essendo un gioco di spirito".
E prosegue: "L’idea nasce per ritrovarsi in un giorno libero come la domenica, a giocare gli scacchi. Ci sono tante associazioni che propongono il gioco, ma solitamente ogni realtà ha una sua connotazione per fasce d’età, provenienza, ci sono i circoli dei giocatori storici, per universitari, per bambini, ma lo scopo della nostra Scacchi nel parco è quella di riunire tutti i giocatori insieme".
‘Scacchi nel parco’ ha ricevuto il grande sostegno, anche con investimento economico per le scacchiere, di Alberto Rodriguez, gestore di Frida, trovando poi una collaborazione con il negozio Le due Torri-Tutto per gli scacchi, che ha messo a disposizione i libri specialistici.
Tra i giocatori che non mancano mai va segnalato Zeno Corona, un bambino di circa 10 anni, accompagnato dal papà.
Ma quanto dura una partita? Si usa ancora l’orologio con il ticchettio delle lancette? I circoli bolognesi hanno apprezzato questa iniziativa? Marco risponde a tutti i quesiti e dà un suo parere anche sulla miniserie ‘La regina degli scacchi’, che ha contribuito a rivitalizzare lo sport. A corredo una citazione dal pezzo di Arcade Fire ‘Deep Blue’ (e un piccolo estratto musicale), che ricorda la sfida di scacchi tra il computer IBM Deep Blue e Garri Kasparov, il 10 febbraio 1996 a Filadelfia: la prima partita vinta da un computer.
Il podcast
Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro