Nell’aula Absidale di Santa Lucia giovedì 12 dicembre, alle 18 andrà in scena “Macchine pensanti? Letteratura, scienza, Primo Levi”, promosso dai docenti dei Dipartimenti di Fisica e Astronomia Augusto Righi, di Chimica Giacomo Ciamician, di Chimica industriale Toso Montanari, di Scienze biologiche, geologiche e ambientali, di Matematica, di Farmacia e Biotecnologie, di Scienze per la Qualità della Vita e di Filologia classica e Italianistica. Nel 1950 Alan Turing, padre dell’intelligenza artificiale, si domanda se le macchine siano in grado di pensare. Dieci anni più tardi uno scrittore, Primo Levi, immagina una macchina capace non solo di pensare, ma anche di provare emozioni. Creato e messo in commercio da un’azienda americana, il suo Versificatore è stato programmato (salvo imprevisti e inconvenienti) per comporre in tutte le lingue, i generi letterari, gli stili e i metri di qualsiasi epoca.
Scrittore segnato dalla realtà di Auschwitz, con le sue invenzioni esplora le libertà e i paradossi di ciò che è possibile. Il suo Versificatore è un classico nuovo che propone domande più nuove ancora, domande che già dominano il presente e si proiettano verso ogni prevedibile avvenire. Portato in palcoscenico, Il Versificatore innescherà un confronto tra esperti di intelligenza artificiale, letteratura e divulgazione scientifica, mentre i disegni eseguiti da Cartoni Morti faranno da moltiplicatore per la recitazione e la discussione.