BEATRICE BUSCAROLI
Cosa Fare

Una Pasqua a passeggio tra arte e rivoluzione a Bologna

Da Che Guevara a Georges Simenon, ecco alcuni suggerimenti per riempire queste giornate di festa di cultura e immaginazione

Con l’occasione della mostra sul Che, si possono scoprire anche i tesori del museo

Con l’occasione della mostra sul Che, si possono scoprire anche i tesori del museo

Bologna, 19 aprile 2025 – Il ‘Che’, bellissimo e beffardo, medico e rivoluzionario, scrittore e guerrigliero, occhieggia dai tanti manifesti affissi in città. Idolo dei giovani che oggi hanno 50 o 60 anni, sconosciuto ai ventenni se non per le magliette, l’argentino Ernesto Guevara de la Serna ha il volto indimenticabile di tutti gli eroi, fu tradito come tutti gli eroi e oggi riconquista le generazioni coi suoi occhi ammiccanti e delusi, speranzosi e minacciosi.

La mostra su Che Guevara

Dunque partiamo da lì, per la nostra passeggiata di Pasqua dedicata all’arte, seguendo suggestioni assolutamente personali. Partiamo dalle sale del Museo Civico Archeologico (‘Che Guevara. Tu y todos’, fino al 30 giugno) dove la mostra, che raccoglie più di 2.000 documenti inediti, ha visto la partecipazione della figlia e della seconda moglie Aleida, medico a Cuba. Naturalmente le sale del Museo stesso, a pochi passi di distanza, meritano sempre una visita, anche brevissima, con o senza i colti mediatori che mostrano aspetti noti e meno noti di uno dei più ricchi musei archeologici italiani.

La mostra su Georges Simenon

Ancora pochi passi, non più di cento metri, vi accompagnano all’altra mostra fotografica imperdibile, ‘Georges Simenon. Otto viaggi di un romanziere’ (a cura di Gianluca Farinelli e John Simenon, Galleria Modernissimo, fino all’8 febbraio 2026), rassegna che giunge a Bologna dopo un decennale lavoro condotto dal figlio dello scrittore. Organizzata con un “metodo cinematografico”, e sceneggiata come un film, la mostra segue Simenon nei suoi viaggi, tra i volti dei suoi personaggi e le strade delle province. Lavoratore instancabile, e autore di più di 450 opere di narrativa (con o senza il commissario Maigret), pubblicate in settecento milioni di copie in tutto il mondo… Numeri a parte (che stupiscono, però), la rassegna andrebbe visitata un paio di volte, perché l’immersione nella sua scrittura, la realtà della sua biografia, l’ambiguità dei suoi personaggi, non sono solo ‘un invito alla lettura’, ma trasformano il nostro immaginario, i nostri pregiudizi, simpatie e antipatie.

Wunderkammer – il Museo delle meraviglie

Al Museo della Musica di Strada Maggiore, l’iniziativa Wunderkammer – il Museo delle meraviglie (fino all’11 maggio) organizza concerti, narrazioni musicali e visite dedicate ai musicisti raffigurati nella principale iconoteca del mondo, dove il figlio di Bach, Johann Christian Bach, ritratto dal genio inglese Thomas Gainborough, campeggia accanto al melanconico Mozart, che qui superò l’esame di contrappunto con Giovanni Battista Martini, e il Farinelli di Corrado Giaquinto, e Gluck, fino a Isabella Colbran e Rossini…

Altro da vedere

La ‘Facile ironia’, esposta al MAMbo (L’ironia nell’arte italiana tra XX e XXI secolo), continua il suo gioco colto e sottile fino a settembre, così come la frequentatissima mostra di Palazzo Fava (‘Ai Weiwei. Chi sono io?’, fino al 4 maggio), in cui l’artista cinese continua a provocare tra i fregi dei Carracci e le sue installazioni; mentre nella silenziosa strada dove abitò Giorgio Morandi, la medievale via Fondazza, ospita le immagini di Angelo Candiano: ‘Solo luce del sole?’ (Casa Morandi, a cura di Lorenzo Balbi, fino al 6 luglio) che riflettono luci e pensieri, in silenzio finalmente.