
Escursionisti in cammino lungo la Via del Fantini sui crinali della Val di Zena
Bologna, 30 maggio 2025 – "Molte persone ci hanno chiesto cosa significa ’yunka’. È un termine che deriva da ’giungla’, ossia un ecosistema dove tutti i soggetti che ci vivono collaborano insieme per la sua sussistenza. Ed è proprio questo l’obiettivo del festival; creare una comunità, uno spazio dove gli amanti del verde e dell’outdoor possano condividere le loro passioni". Così Davide Nanna, fondatore di Cammini d’Italia, ha presentato la seconda edizione dello Yunka festival, l’appuntamento interamente dedicato ai cammini e alla natura che quest’anno, per la prima volta, si svolgerà nella splendida cornice del Parco archeologico di Monte Bibele.
Da domani fino a lunedì, una full immersion nel cuore dell’Appennino bolognese alla scoperta del patrimonio naturalistico e paesaggistico del nostro territorio. Lo Yunka festival è una vera occasione per vivere un’esperienza autentica e per lasciarsi ispirare da chi ha fatto del viaggio lento uno stile di vita. L’evento, organizzato da Cammini d’Italia in collaborazione con la cooperativa Foiatonda e AppenninOpenAir e con il patrocinio della Città metropolitana di Bologna e del Comune di Monterenzio, propone un ricco palinsesto con escursioni guidate, laboratori, attività sportive, incontri e momenti di intrattenimento per tutte le età. Senza dimenticare il mercato artigianale, le sessioni di yoga, il forest bathing e i workshop di bushcraft. Ma ovviamente al centro della manifestazione ci saranno i cammini: la Via Mater Dei, il percorso giubilare che unisce i santuari mariani del territorio, e la Via degli Dei, che collega Bologna e Firenze ed è il primo cammino al mondo a ottenere la certificazione internazionale di sostenibilità GSTC. E ancora il Bologna Art Trail, percorso che fonde arte, cultura e natura, e la Via del Fantini, che segue la Valle del torrente Zena attraverso parchi naturali e borghi antichi sulle tracce dell’archeologo Luigi Fantini.
"Il festival rappresenta un’opportunità per far conoscere e valorizzare le eccellenze storico-ambientali del nostro territorio – ha spiegato Barbara Panzacchi, sindaca di Monghidoro e capofila del progetto AppenninOpenAir –. Questo risponde alla necessità di delocalizzare il turismo cittadino, dato che fin troppo spesso Bologna si trova in una situazione di overtourism". Grande entusiasmo anche da parte di Davide Lelli, sindaco di Monterenzio: "Siamo orgogliosi di ospitare un evento così significativo che mette in primo piano le potenzialità dei piccoli comuni dell’Appennino. Crediamo fortemente che la rigenerazione delle nostre aree passi per la collaborazione, l’innovazione e la capacità di fare rete".