1 maggio 2019, a Bologna sindacati in corteo. Sfilano in 30mila

Festa del lavoro, in piazza Maggiore l'evento nazionale. Landini attacca Salvini: "Non chiuda i porti, ma le sedi di CasaPound"

Bologna: Barbagallo, Landini e Furlan guidano il corteo del 1° maggio (FotoSchicchi)

Bologna: Barbagallo, Landini e Furlan guidano il corteo del 1° maggio (FotoSchicchi)

Bologna, 1 maggio 2019 – Sono passati 17 anni. La manifestazione nazionale del primo maggio torna a Bologna, in piazza Maggiore, dove Cgil, Cisl e Uil celebrano la Festa del lavoro (foto). Oltre 30mila i partecipanti. Prima delle 10 sono già alcune migliaia le persone radunate in piazza XX settembre e via Indipendenza per dar vita al corteo (video). Arrivano da tutta l'Emilia Romagna e da altre regioni, anche del Sud. Le forze dell'ordine presidiano la zona.

Presenti, tra gli altri, il sindaco Virginio Merola, il vicesindaco Marilena Pillati, il governatore dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, l'ex presidente Vasco Errani, Laura Boldrini e i vertici territoriali del Pd con Maurizio Martina e Cecile Kyenge. "Daremo un messaggio forte e chiaro: vogliamo un'Europa che metta al centro il lavoro e non l'austerity", dice Maurizio Lunghi, segretario bolognese della Cgil. Alle 10.45 il corteo, 'guidato' dalla 'P Funking Band', parte alla volta di piazza Maggiore. In testa i tre segretari generali Maurizio Landini (Cgil), Anna Maria Furlan (Cisl) e Carmelo Barbagallo (Uil).

"Partecipazione straordinaria, al centro c'è il lavoro. Ciò che riunisce giovani e anziani", dice la Furlan. "Vogliamo un'Europa diversa", ribadisce Luigi Giove, segretario della Cgil Emilia Romagna. "Bologna e l'Emilia Romagna hanno risposto positivamente. Non è una sorpresa, in un territorio coeso come il nostro. Abbiamo il patto per il lavoro, che ha funzionato soprattutto dal punto di vista quantitativo. L'obiettivo per il futuro è migliorarlo dal punto di vista qualitativo", l'analisi di Filippo Pieri, segretario Cisl Emilia Romagna

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La Festa del lavoro in piazza Maggiore

Qualche automobilista ignaro dei divieti viene fermato dalla polizia municipale all'incrocio con via Irnerio. Ma sono poche le persone colte di sorpresa dal mega evento bolognese. In tanti, infatti, aspettano all'ombra di San Petronio. Sul palco sono attesi a mezzogiorno gli interventi dei segretari generali delle organizzazioni sindacali. ‘La nostra Europa: lavoro, diritti e stato sociale’, il tema della giornata. La prima festa dei lavoratori da segretario della Cgil per Maurizio Landini, proprio nella sua Emilia. Piazza Maggiore è transennata per motivi di sicurezza, con un servizio d’ordine di 250 volontari e l’installazione di maxischermi. Presente anche l'arcivescovo Matteo Maria Zuppi: "Il lavoro è fondamentale, senza lavoro non c'è dignità" le sue parole. Sul palco nessun rappresentante degli imprenditori, come richiesto dai sindacati. Ci sono il sindaco Merola e il governatore Bonaccini, ringraziati "per l'ospitalità della città di Bologna".

Poco dopo le 12, la parola ai segretari sindacali. Comincia Carmelo Barbagallo, Uil, che manda "un saluto al Governo; il premier Conte aveva promesso di vedere più spesso i sindacati, trovi il tempo per parlare con noi che abbiamo presentato una piattaforma per il rilancio del Paese". Barbagallo critica Quota 100 e Reddito di cittadinanza. "Non servono alla crescita. Ci vogliono gli investimenti. A trainare l'economia è soprattutto quel 20% di aziende che esporta. In Emilia Romagna c'è il patto per il lavoro che funziona: esportiamolo". Al suo fianco Giuliano Zignani, segretario Uil Bologna ed Emilia Romagna. "L'unità sindacale deve essere un nostro impegno, per presentarsi ai governi con alle spalle 12 milioni di iscritti. Qui non si capisce dove sono la destra e la sinistra", aggiunge. E poi: "L'Europa non lasci sola l'Italia“.

Tocca poi ad Annamaria Furlan, segretario Cisl: "Vogliamo un modello sociale che metta la persona al centro. L'economia deve essere al servizio delle persone. Siamo preoccupati, avevamo espresso la nostra preoccupazione per la manovra. Presto pagheremo il conto. Sblocchiamo le opere. Le parti sociali sono la vita di questo paese". Sul palco anche Danilo Francesconi, segretario bolognese della Cisl. Durante gli interventi un pensionato accusa un malore in piazza.Viene soccorso: sta bene.

Maurizio Landini, accolto dagli applausi, chiude gli interventi dei leader sindacali (sul palco anche l'ex segretario Susanna Camusso). Per lui si tratta di una delle prime uscite pubbliche da segretario Cgil. "Primo maggio giorno di lotta, non di festa", esordisce. "Vogliamo diritti uguali per tutti, i contratti nazionali sono la strada. Il primo maggio è una ricorrenza che ci siamo guadagnati con la lotta, cacciando nazisti e fascisti. Il fascismo è un crimine, lo ricordo a Salvini (fischi dai presenti quando Landini cita il ministro). Non deve chiudere i porti, ma i centri di CasaPound". Anche Landini rivendica "l'importanza dell'unità sindacale". E aggiunge: "Tutte le persone che lavorano, dai riders alle partite Iva, devono avere medesimi diritti e tutele. Per quanto riguarda i riders, dobbiamo chiederci quanto vengono pagati. Vogliamo cambiare il Paese e l'Europa". Ancora applausi, a chiudere il comizio. Terminati gli interventi, pranzo e concerto: si chiude così il primo maggio in piazza Maggiore.

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La protesta dei riders

Fattorini in presidio davanti a un fast food nel cuore di Bologna, a due passi dalla piazza Maggiore dove è da poco terminato il comizio di Cgil, Cisl e Uil per la manifestazione nazionale dei sindacati per il primo maggio. "Anche oggi - afferma la delegazione di riders - abbiamo spiegato le ragioni della nostra lotta: assicurazione, basta cottimo, stipendi degni, ferie, malattia, contributi. Mai più un 1 maggio senza diritti".

Il corteo dei collettivi

Anche i collettivi hanno celebrato il loro primo maggio. Alcune centinaia di ragazzi hanno sfilato "contro i padroni" da piazza Verdi e via Petroni fino ai viali e al parco della Montagnola per il 'galà' dell'Internazionale Trash Ribelle. Una "parade di precari" scrive Hobo su Facebook. Disagi al traffico.

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