2 agosto, sabato lo speciale sulla strage di Bologna. Storie, foto processi

In regalo con il Carlino un viaggio nella memoria con interviste, immagini, carte delle inchieste. E la prima pagina storica da conservare

Bomba alla stazione, lo speciale del Carlino

Bomba alla stazione, lo speciale del Carlino

Bologna, 30 luglio 2020 - "E’ stata una bomba: 79 morti e 203 feriti". La foto della stazione squarciata campeggiava al centro della prima pagina del Resto del Carlino in edicola il 3 agosto 1980, giorno dopo la strage.

40 anni dopo, quella pagina della strage che ha segnato per sempre la storia di Bologna e dell’Italia intera, torna con il nostro giornale in edicola sabato, 1 agosto. Copertina di uno speciale, gratuito all’interno del fascicolo, dal titolo ’2 agosto 1980-2 agosto 2020’ da staccare e conservare. 

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Un viaggio nella memoria che partirà proprio da quei maledetti momenti con i volti di chi, alle 10.25 di quel sabato di agosto, perse la vita. Spazzata via dalla furia della bomba nella sala d’attesa della stazione.

Molte le immagini storiche dei soccorsi e dei mezzi, come quella dell’autobus 37 che, condotto da Agide Melloni, fece la spola, "non so quante volte", tra la stazione e gli obitori di via Irnerio e del Malpighi, con le vittime. Poi le storie, a partire proprio da quella dell’autista Atc, all’epoca 31 anni, che oggi continua a girare per scuole e Università a raccontare quel giorno.

Poi Marina Gamberini, la donna passata alla storia, suo malgrado. La foto che la ritrae mentre viene portata via in barella è infatti diventata il simbolo della strage alla stazione.

Per anni quell’immagine l’ha perseguitata, tanto da non riuscire nemmeno più a guardarla. Alcune pagine saranno dedicate alle inchieste, ai processi, alle condanne dei Nar, fino all’ultima di gennaio con l’ergastolo a Gilberto Cavallini.

Fino ai depistaggi e alla recente indagine della Procura generale sui mandanti con le carte segrete che portano a Licio Gelli, "il mandante" principale che armò la mano dei Nar, secondo i magistrati, pagandoli un milione di dollari per la carneficina.

Ampio spazio anche agli interventi, come quelli del direttore Michele Brambilla, del condirettore Beppe Boni, del capocronista Valerio Baroncini, fino al sindaco Virginio Merola e a Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime.

Un viaggio di 40 anni da sfogliare e da non perdere. Con un documento: la prima e l’ultima pagina dell’inserto, messe in verticale, diventeranno un poster da incorniciare con la prima pagina storica. Per non dimenticare.

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