Bologna, 26 marzo 2010 – Si è aperta oggi presso il complesso BolognaFiere l'edizione 2010 di Tanexpo, l'esposizione internazionale di arte funeraria e cimiteriale. Tre giorni di fiera dedicati al settore, con circa 200 espositori nazionali ed esteri. .

Una delle idee più innovative proposte al Tanexpo arriva dalla Svizzera: produrre un diamante con il ricavato delle ceneri di un caro estinto, in modo da portarlo sempre con sé.

A lanciare il 'prodotto' sul mercato il gruppo elvetico Algordanza, che attraverso un processo chimico assicura di poter realizzare dalle ceneri diamanti sintetici di diverse dimensioni e tagli.
 

La responsabile marketing dell'azienda, Christina Sponza, spiega che ogni diamante a seconda della composizione chimica dei resti, ha sfumature di colore diverse. Insomma il risultato è una pietra unica, completamente differente dalle altre, come unica era la persona scomparsa.

Tantissimi i gadget proposti tra i diversi stand della fiera, tra cui portachiavi, scatole di caramelle, taglieri. Il più particolare di tutti è senz'altro “L'elisir di lunga vita del becchino”, arrivato dalla Germania e composto da un mix di erbe. Singolare per il contesto anche la scritta sull'etichetta: “Risveglia lo spirito vitale, dona allegria e conforto e rinforza il sistema immunitario’

Per chi volesse poi organizzare una sepoltura che sia rispettosa anche dell'ambiente ecco spuntare le eco-bare in bambù, o in cartapesta colorata. A proporle il gruppo Futura della provincia di Udine.

Singolare anche l'iniziativa proposta dalla società colombiana Amazon’s Green Tribute, che permette di acquistare un fazzoletto di terra in Amazzonia sul quale spargere le ceneri del defunto, evitando così che per circa vent'anni quel pezzo di terreno venga deforestato.

Per chi poi è da sempre attratto dal mondo della tecnologia ci sono le cornici digitali, resistenti alle intemperie, da apporre sopra la lapide del caro estinto, che permettono di proiettare sul loro schermo foto in sequenza e video.

Un'altra novità nel settore arriva da un gruppo della facoltà di architettura di Valle Giulia a Roma, che sulla scia del più popolare sociale network sul web lancia 'Facetomb'. L'idea è creare dei maxipannelli a copertura delle tombe con le foto delle persone decedute. Secondo i ricercatori e promotori è un modo affinché “i defunti ci mettano la faccia’’.

Infine tra gli operatori sembra essere confermato il trend che vede un aumento del ricorso alle pratiche di cremazione dopo la morte