Bologna, 18 aprile 2010. ORA TOCCA a noi. Ai giornalisti, ai tipografi, alle segretarie, agli operai. E poi agli imprenditori, agli artigiani e ai commercianti; agli autisti dell’Atc e ai tassisti, agli imbianchini e agli elettricisti, ai commessi e agli studenti. Ma anche ai padri e alle mamme, ai figli e ai nonni, agli insegnanti e ai bidelli, ai presidi e ai giardinieri, al colto e all’inclita, a chi coltiva la terra e a chi naviga per i sette mari. Insomma, ora tocca a tutti, a tutti noi.

Tocca prendere un pennello in mano e scendere per strada, nelle piazze e nei vicoli, sui viali e nei cortili. Per ripulire la nostra città. E’ ora di fare un gesto clamoroso, una rivoluzione dolce dell’orgoglio. E il Carlino raccoglie il vessillo della protesta chiamando a raccolta tutti i bolognesi, invitandoli a scendere in strada e pulire ognuno il proprio palazzo.

Per dire basta alla nostra bella città ogni giorno imbrattata, sporcata e calpestata, offesa e piegata da anni di Amministrazioni imbelli che, da un annuncio all’altro, sono solo riuscite ad accumulare strati di graffiti. Non ne possiamo più di questi disegni, disegnini e tag. Non siamo la lavagna degli imbecilli; gli artisti sì, quelli li rispettiamo. E rispettiamo anche le giovani promesse, quelli che con la bomboletta potrebbero anche diventare bravi. Ma è ora di dire basta agli stupidi, di scendere in strada, tutti assieme, con pennello e bidone di vernice per ripulire la nostra città e vederla come non siamo più abituati.

L’invito a reagire lanciato ai bolognesi dal commissario Cancellieri, l’appello al senso civico è totalmente condivisibile. E ben si accorda allo spirito del Carlino e delle tante iniziative che abbiamo lanciato in questi anni a sostegno della città.

E ALLORA usciamo dal comodo guscio dell’abitudine e prendiamo un pennello in mano. L’Ascom ha già cominciato ripulendo le serrande di due strade del Quadrilatero, il Comune parte a giorni e le Fondazioni hanno già messo sul piatto le risorse per ripulire diversi palazzi storici del centro.

E’ a noi tutti che tocca adesso. Adesso tocca ai bolognesi. Ritrovarsi tutti assieme per ripulire le facciate dei nostri palazzi e i muri dei giardini aiuterà anche il Comune nell’opera di ripulitura. Perché sarà più facile ricoprire i graffiti quando (e sarà inevitabile) torneranno a farli. Con una città pulita, interamente pulita, e con una sorveglianza comune, di tutti noi, l’opera di prevenzione della Polizia e quella di ripulitura del Comune saranno più facili. Il ritardo accumulato è enorme e si recupera solo con una rivoluzione dolce, quella dell’impegno e dell’orgoglio.

 Pulire la città a pezzetti, rende il restauro una fatica di Sisifo, pulire scarabocchi su una tavola pulita è una cosa molto più facile. Ma solo se tutti avremo la voglia di perdere tre ore di una qualsiasi giornata potremo risolvere un problema che è diventato una cancrena. Ci sarà tempo per calibrare tempi e modi, organizzare e dibattere. Ma è il momento di passare dalle parole ai fatti. Come già in tante altre occasioni e nel più recente caso della sottoscrizione lanciata per il restauro di Santo Stefano, il Carlino si mette a disposizione di tutti in questa battaglia. Noi ci siamo. E voi?