Bologna, 31 luglio 2010. Per la prima volta, quest'anno alla cerimonia di commemorazione della strage di Bologna non ci sarà alcun ministro o sottosegretario in veste ufficiale. Sarà il Prefetto di Bologna Angelo Tranfaglia a rappresentare il governo. Parlerà ai parenti delle vittime prima della partenza del corteo nella sala del consiglio comunale: la comunicazione ufficiale è arrivata ieri sera in Prefettura.

Già in partenza si era deciso che la cerimonia avrebbe avuto due momenti: uno in consiglio comunale, e un altro (dopo il corteo) alla stazione. E già era stato annunciato che sul palco alla stazione avrebbero parlato due ragazze di trent'anni, nate proprio nel 1980 della strage. In questo modo si cercava di evitare i fischi e le contestazioni al governo che hanno acccmpagnato negli ultimi anni la cerimonia del 2 agosto. L'intervento del rappresentante del governo era previsto in Consiglio.

Ma la decisione dell'esecutivo di non inviare un ministro o un sottosegretario suscita polemiche. ‘’Anche da Borsellino non c’era nessuno, non vorrei che fosse una nuova strategia governativa quella di evitare i momenti delicati - dice commento di Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione tra i familiari delle vittime del 2 agosto -. Mi auguro che ci ripensino e che prima di domenica sera si sappia che viene qualcuno. Avevamo fatto di tutto per avere risposte dal Governo sul segreto di stato e sui risarcimenti, così invece non ce ne saranno’’. L’assenza del Governo sul palco del 2 agosto è “uno schiaffo alla memoria delle 85 vittime della strage di Bologna e ai loro familiari’’, dice il portavoce dell’Idv Leoluca Orlando

Secondo Enzo Raisi, deputato finiano, "la scelta del Governo di non inviare rappresentanti ufficiali è stata fatta con lo spirito di evitare polemiche’’. ‘’Visto quello che continua a succedere ogni anno, hanno capito che era solo un’opportunità per una minoranza di poco conto per potersi esprimere con fischi e trombette’’