BOLOGNA, 6 GENNAIO 2011 - MANCANO i soldi e il Comune lascia al buio i giardini Margherita e il parco della Montagnola. A partire dalle 20 di ogni sera, per tutta la notte e nell’intero periodo invernale, Palazzo d’Accursio ha deciso di spegnere l’illuminazione pubblica in otto polmoni verdi della città (tra questi anche il parco dei Noci a Borgo Panigale). L’obiettivo è quello di contenere le spese e far fronte alla riduzione dei finanziamenti statali. Quei famosi 30 milioni di euro tagliati dall’ultima Finanziaria che stanno creando non pochi grattacapi al commissario Anna Maria Cancellieri nel varo della manovra di bilancio.
 

IL PROVVEDIMENTO dell’amministrazione comunale deve entrare in vigore (ieri sera ai giardini Margherita le luci erano ancora accese), ma non sono sfuggiti ai residenti in zona viali i cartelli informativi su sfondo giallo affissi dal Comune all’esterno delle entrate del parco. E in più di un caso hanno arricciato il naso. «Così si dà via libera — protestano — a spaccio e prostituzione». Diverso il parere di Palazzo d’Accursio che, per bocca del direttore del settore lavori pubblici, Raffaela Bruni, difende la bontà della delibera. Puntando soprattutto sul risparmio di soldi pubblici. «L’intervento rientra in una riduzione del contratto di gestione dell’illuminazione pubblica siglato con Hera luce, scaduto alla fine dell’anno appena trascorso, e prorogato fino al 30 giugno. Con questa manovra puntiamo a razionalizzare le spese, a fronte anche dei tagli dei finanziamenti da Roma, attraverso una serie di atti, tra i quali lo spegnimento notturno di 825 punti luce in otto giardini comunali. Ma non va dimenticata anche l’interruzione anticipata di dieci minuti alla mattina dell’illuminazione pubblica, né l’accensione ritardata alla sera».
Secondo le stime di Palazzo d’Accursio, il risparmio complessivo sulla bolletta del Comune, da dicembre a giugno, «si aggira attorno ai 250mila euro, con lo spegnimento dei parchi pubblici che incide per 50mila, mentre altri 100mila resteranno nelle casse comunali grazie al ritardo dell’accensione e all’anticipo dell’interruzione dell’illuminazione».
 

SE LA FINANZA pubblica tira un sospiro di sollievo, serpeggia più di un filo di preoccupazione tra i residenti a ridosso dei parchi coinvolti nel giro di vite di Palazzo d’Accursio. «Prima di prendere questa decisione abbiamo riflettutto accuratamente — replica il direttore comunale — e alla fine si è deciso di coinvolgere nel provvedimento per lo più spazi verdi recintati. Personalmente ritengo che sia meglio non andare di notte nei parchi chiusi al pubblico. Sia che ci siano o non ci siano le luci accese».