BOLOGNA, 21 GENNAIO 2011 - UN CARRELLO della spesa in posizione verticale incastrato su una struttura in legno. Non è arte contemporanea, ma inciviltà. Siamo al museo del degrado, ovvero nell’irriconoscibile parco di via Mainoldi. Sì, perchè del parco ha definitivamente perso le sembianze.

 Il 22 luglio scorso il Carlino ha scritto per la prima volta dello stato di abbandono del giardino. Lo soprannominammo ‘parco-jungla’. Ma quest’area verde (che di verde non ha niente: anche il prato è deteriorato) un nome ce l’ha. Si chiama ‘Giardino Arpad Weisz’.

Il 14 agosto, dopo l’articolo uscito sulle nostre pagine, il parco venne pulito, rimesso a nuovo. Ma da lì a poco la situazione è andata sempre peggiorando. I cestini per i rifiuti e l’area circostante formano un tutt’uno. La sporcizia trabocca e si distribuisce in modo uniforme sul terreno. Praticamente non c’è un centimetro quadrato di superficie che non sia stata adibita a discarica. Anche semplicemente attraversarlo è disgustoso. A lamentarsi sono residenti ma soprattutto genitori visto che sulla carta si tratterebbe di un parco giochi. Ma chi porterebbe i propri bimbi in una simile latrina?