“Gli amici veri li conto sulle dita di una mano e due di loro stasera sono qui con me” (Tomas Locatelli, ex giocatore del Bologna, a sinistra nella foto e Beppe Nascetti, agente della Polfer, a destra) – esordisce Valerio Rinaldi, 51 anni, titolare dell’Old Bridge, un pub che non ha certo bisogno di presentazioni. Lui non può, non sa stare fermo: tra un abbraccio, un saluto e una pacca sulla spalla, al ‘Pontevecchio’ si è tutti una grande famiglia. Merito suo, di un uomo che “per un amico in più esce in pigiama e prende anche le botte”, tanto per citare una famosa canzone. Ha perso un fratello e uno zio in un incidente aereo, ma mai la voglia di accogliere il prossimo.

Sposato, due figlie che lo aiutano ogni sera, dal suo futuro non ha più sogni da realizzare perché è felice di quello che ha: “Vorrei che le cose continuassero ad andare così – conclude-“. E pensare che fa avanti e indietro tutti i giorni da Lavino di Mezzo, dove abita, per lasciare l’appartamento sopra il pub ai ragazzi che lavorano per lui, senza chiedere nulla in cambio. Eh sì, ‘Sbrago’, come lo chiamano gli amici più cari, è proprio un generoso.