Bologna, 28 ottobre 2011 - Due persone, marito e moglie, sono state fermate dalla polizia di Bologna per tentata rapina e lesioni personali. I due, lo scorso aprile, avevano tentato di raggirare un imprenditore bolognese strappandogli una valigetta con 50mila euro e fuggendo via in macchina. L’uomo, pero’, non aveva mollato la presa, venendo dunque trascinato per circa duecento metri dall’auto e procurandosi diverse fratture.

Le indagini, coordinate dal pm Massimiliano Rossi, hanno permesso di rintracciare a Nichelino, nel torinese, Alex Gutin, 34 anni, nato nel capoluogo piemontese, e Dragica Jovanovic, parigina. Entrambi hanno origini slave.

Nell'agosto dello scorso anno i due avevano contattato l’imprenditore, sui 65 anni, che aveva messo in vendita un immobile dal valore di quasi due milioni, in Versilia, a Lido di Camaiore. Dopo le telefonate, ci furono anche un paio di incontri con l’uomo, con la coppia che fingeva di essere interessata all’acquisto. Gutin aveva raccontato di essere un rappresentante di gioielli svizzero, residente a Cannes. Agli incontri con l’imprenditore, lui e la moglie si presentavano con auto e vestiti di lusso. Una volta conclusa la trattativa per la villa ecco la proposta del truffatore di incontrarsi a Bologna, in un bar vicino alla stazione, il 27 aprile. Li’ la vittima avrebbe dovuto saldargli un acconto di 150mila euro in contanti. Gutin ha proposto uno scambio: lui avrebbe portato il denaro in banconote da 500 euro. L’imprenditore avrebbe però dovuto dargliene 50 mila, in piccolo taglio, giustificando la somma come una provvigione da versare ad una banca.

Giunto sul luogo dell'appuntamento, la presenza di una Fiat Cinquecento ha fatto però insospettire l'imprenditore. Gutin ha spiegato che era l'auto del suo commercialista prima di afferrare la valigetta e salire sull'auto. L’imprenditore non l'ha mollata ed e’ cosi’ stato trascinato per duecento metri su via Milazzo. La valigetta si e’ rotta ed e’ caduta in strada. Lui ha riportato una prognosi di 45 giorni, un trauma cranico e facciale, e la frattura di omero e clavicola.

Alcune telecamere hanno filmato la scena e da lì si è riuscito a risalire all'auto, presa a noleggio a Torino. Altre indagini sono ancora in corso indagini perche’ pare che altre persone con proprieta’ in Versilia siano state contattate dai truffatori.