Bologna, 21 novembre 2011 - Sull'altare maggiore della cattedrale di San Pietro a Bologna domenica pomeriggio alle 17,30 il Tribunale ecclesiastico di Bologna, presieduto dall’arcivescovo cardinale Carlo Caffarra, ha concluso la prima fase del processo canonico di beatificazione di don Ubaldo Marchioni, don Giovanni Fornasini e don Ferdinando Casagrande, i tre sacerdoti che, pur di proteggere i propri parrocchiani, morirono sotto i colpi delle mitraglie naziste nella strage di Marzabotto.

Tutti i documenti e le testimonianze raccolte sono stati sigillati durante la celebrazione e trasmessi a Roma, alla Santa Sede, dove la causa di beatificazione sarà presa in esame dal dicastero per le Cause dei Santi e da Bologna sarà seguita da monsignor Alberto Di Chio.

«Don Ubaldo Marchioni — ha ricordato monsignor di Chio — venne ucciso a 26 anni il 29 settembre 1944 nella chiesa di Casaglia, insieme alle donne e ai bambini che vi avevano trovato rifugio. Don Ferdinando Casagrande il 9 ottobre 1944 aveva 30 anni e con la sorella Giulia era andato al comando tedesco per chiedere un permesso. Non fece mai ritorno. Infine, don Giovanni Fornasini il 13 ottobre 1944, a 29 anni, si recò a San Martino per andare a seppellire i corpi delle vittime della strage e lì vi trovò tragica morte.

 Già il 13 ottobre del 1978 un gruppo di fedeli di Marzabotto chiese l’apertura di un processo di beatificazione di questi tre Servi di Dio. Della cosa se ne interessarono gli arcivescovi di Bologna, cardinali Poma, Manfredini e Biffi, insieme a monsignor Luciano Gherardi, don Dario Zanini e padre Giuseppe Dossetti. Il vero processo si è potuto aprire solo il 18 ottobre 1998. Oggi la conclusione della prima fase che io mi impegno ha portare avanti anche davanti al Tribunale della Santa Sede».

In una cattedrale piena, la celebrazione è stata seguita da numerosi parenti dei tre sacertodi consacrati e da diverse autorità, tra cui i sindaci di Marzabotto Romano Franchi, di Grizzana Graziella Leoni, di Lizzano Alessandro Agostini, l’assessore all’Istruzione di Castelfranco Emilia (paese natale di don Casagrande) Maurizia Bonora, la presidente della Provincia di Bologna Batrice Draghetti, l’onorevole Virginiangelo Marabini, l’ex sindaco di Marzabotto Andrea De Maria. «La grandezza di questi tre sacerdoti — ha sottolineato il cardinale Caffarra in chiusura del processo di beatificazione — sta nell’assurdità della violenza che hanno subito. Che questi tre servi di Dio ci assistano e ci proteggano». Al termine della consacrazione è stata celebrata una messa da monsignor Giovanni Silvagni, vicario generale della diocesi.