Bologna, 14 gennaio 2012 - Dopo la ‘balena’ in via Stalingrado, una nuova grande opera firmata gruppo Unipol è in fase di completamento. È la torre di via Larga, fulcro del progetto da 160 milioni di euro firmato dallo studio bolognese Open Project, che interessa un’area di 31.260 metri quadrati. I lavori della torre, iniziati a fine 2009, stanno giungendo al termine, previsto per fine aprile. La piastra multifunzionale e commerciale, nonché l’albergo e i parcheggi interrati, saranno invece ultimati a fine 2012.

La torre di via Larga è un’opera ambiziosa, sia per dimensioni che per tecnologie utilizzate. Alta 125 metri, con pianta trapezoidale, la torre si aggiudica il primo posto in Emilia-Romagna, mentre è ottava a livello nazionale. La struttura da 33 piani totali e 15mila metri quadrati di superficie utilizzabile, è anche un modello di eccellenza a livello energetico e tecnologico.
Costituita da nuclei di calcestruzzo autoportanti e da una leggera ma resistente struttura metallica, la torre è stata studiata nei minimi dettagli per essere ecosostenibile in ogni suo particolare, a partire dai materiali utilizzati, che sono per la maggior parte riciclabili (come la ceramica e il legname) e ‘a chilometro zero’, dal momento che provengono da un’area circostante di 500 chilometri quadrati. Il tetto e ogni parte delle facciate non occupata dalle vetrate, è ricoperto di pannelli fotovoltaici, così come l’albergo e la ‘vela’ di copertura della piazza commerciale.

Una torre ecologica dentro e fuori: all’insegna del risparmio energetico, all’interno degli uffici saranno impiegati macchinari di elevata prestazione, come i condizionatori firmati Mitsubishi. All’esterno, sui lati esposti al sole (verso sud e ovest), una ‘doppia pelle’ garantisce un alto isolamento acustico e termico grazie a un’intercapedine di circa 80 centimetri, compartimentata e ventilata, che separa i due strati di parete, per rendere la superficie un vero e proprio ‘muro climatico’. Il prototipo della torre, sottoposto a test nella galleria del vento, è stato inoltre studiato per minimizzare l’impatto statico del vento: la struttura, dalla forma simile alla prua di una nave, è orientata in modo da opporsi ai venti principali della città, per un risultato altamente aerodinamico.

 Le tecniche e i materiali utilizzati varranno alla torre la certificazione Leed di livello ‘Gold’, il riconoscimento per l’edilizia verde e a basso impatto ambientale. Certo, un occhio di riguardo alle prestazioni ha fatto lievitare i costi di costruzione, ma il risultato sarà una grande opera che durerà nel tempo ad impatto ridotto sull’ambiente circostante. Ambiente che ha anch’esso subito un ‘restyling’ complessivo: oltre alla bonifica dell’area, una ex fornace per la lavorazione della ceramica, fa parte integrante del progetto la realizzazione di un’area a verde attrezzato di oltre 30mila metri quadrati, esterna al comparto e situata in via del Terrapieno, nonché la risistemazione viaria di tutta l’area circostante, già realizzata.

Unipol contribuirà anche all’interramento in trincea del tratto di ferrovia suburbana che incrocia via Larga, che comprenderà l’eliminazione del passaggio a livello e il collegamento stradale fra le due rotonde grazie allo scavalcamento della ferrovia con un ponte pedonale e carrabile. L’obiettivo è rendere la zona, che comprende anche un centro commerciale, un polo di attrazione cittadino.