Bologna, 15 gennaio 2012 - UN NUOVO Quadrilatero in periferia, un luogo di aggregazione e socialità immerso in una rete di servizi ben collegata al centro storico. La piazza del futuro, ai piedi della nuova torre Unipol di via Larga, sarà completata a fine 2012. Una piastra multifunzionale di due piani, per un totale di 5.550 metri quadrati che ospiteranno spazi commerciali, attività fitness, bar e ristoranti, tutti però ‘bolognesi doc’. L’idea del colosso cooperativo è infatti quella di ricreare una ‘piazza di paese’, con attività di stampo locale: nel nuovo polo si potranno trovare prodotti tipici, una vasta scelta di beni di prima necessità ma non solo.

 

L’IDEA del classico centro commerciale è ben lontana, anche perché il nuovo polo Unipol si staglia su un orizzonte che include già a due passi il centro commerciale di via Larga e il Centro Nova. Ampio spazio quindi ad attività che possano contribuire a trasformare la torre e il complesso circostante in un nuovo ‘centro periferico’ ad alta aggregazione. Con gli occhi puntati su questo obiettivo, il complesso punta a diventare un nuovo polo di servizi: lo spazio ospiterà anche un albergo da otto piani di circa 10.500 metri quadri. Non mancheranno i parcheggi interrati per oltre 19mila metri quadrati su due piani, con 750 posti auto e 250 per le due ruote.

 

SE la superficie utile dell’intero progetto vale 31.268 metri quadrati, Unipol e Open Project, lo studio autore del progetto, non hanno ignorato lo spazio circostante, bonificato e riqualificato. Via del Terrapieno, per esempio, ospiterà una nuova area verde di oltre 30mila metri quadri. L’intera viabilità sarà riorganizzata e oltre alla realizzazione di un’altra rotonda (una infatti è già stata fatta), la cooperativa contribuirà al progetto di interramento in trincea del tratto di ferrovia di via Larga, direttamente collegata alla stazione centrale. L’intervento porterà all’eliminazione del passaggio a livello, alla realizzazione di una stazione interrata e alla costruzione di un scavalcamento pedonale e carrabile, per collegare il complesso al centro di via Larga.

 

ELEMENTO preponderante e che caratterizza il nuovo polo dei servizi, è la gigantesca ‘vela’ di copertura, un velodromo che nasce come schermatura solare della piazza, ma allo stesso tempo offre un alto rendimento energetico per lo sfruttamento dell’energie rinnovabili. La struttura si ispira alla berlinese Potsdamer Platz, opera che porta la firma tra gli altri anche di Renzo Piano. Dopo la ‘balena’ di via Stalingrado, Unipol si impegna quindi in un’altra grande opera di stampo europeo, rigorosamente orientata al risparmio energetico e agli ultimi ritrovati dell’architettura verde. Non è un caso se tutto il complesso punta a un’alta classificazione Leed, la certificazione mondiale dell’edilizia sostenibile (la torre si è già guadagnata l’oro della categoria Gold, mentre la piazza punta all’argento). All’ombra della torre Unipol e della futuristica vela di copertura, si ripropone il matrimonio fra tradizione e modernità, in un gioco di contrasti fra le linee severe di acciaio e vetro e il calore delle relazioni umane e quotidianità che solo una piazza sa creare.