Bologna, 17 gennaio 2012 - NONOSTANTE le 72 primavere, una salute malferma e la serenità economica che gli avrebbe permesso di prendersela comoda, Valerio Baldini continuava a coltivare i suoi impegni, senza risparmiarsi. Era fatto così: «Non avrebbe mai lasciato il lavoro, non ci pensava nemmeno — racconta Emanuela, la terza moglie —. I suoi uomini erano la sua vita, seguiva 5mila persone».

 

Baldini era direttore generale delle reti di vendita del gruppo Mediolanum, che aveva contribuito a fondare e nel quale lavorava da trent’anni: «Tra lui ed Ennio Doris c’era un vero e proprio ‘patto di sangue’. Le sue condizioni di salute, però, negli ultimi tempi non gli permettevano di muoversi molto per essere sempre in ufficio a Milano, quindi spesso riceveva i collaboratori a casa».

 

Valerio Baldini abitava a Castel de’ Britti con la moglie Emanuela ma era nato di fronte all’Antoniano, nella cui basilica in via Iacopo Della Lana, oggi alle 15, è stato celebrato il funerale (guarda le foto). La camera ardente è stata allestita nella camera mortuaria del Malpighi, dove il 72enne si è spento sabato.

 

Alla carriera manageriale aveva affiancato quella politica. Nel 1994, con la discesa in campo di Silvio Berlusconi, era entrato in Forza Italia: candidato al Senato nel collegio di Modena aveva ottenuto il 20,8% dei voti, senza conquistare il seggio, ma nello stesso anno era stato eletto al Parlamento europeo dove faceva parte del gruppo Forza Europa. Era stato anche consigliere comunale di Lampedusa, il suo amato buen retiro: nell’isola del canale di Sicilia, ultimo lembo di territorio italiano, aveva acquistato la villa appartenuta a Domenico Modugno.

 

Se la politica era stata una lunga parentesi ormai chiusa, nel ruolo di manager Baldini si era forgiato, partecipando da protagonista alla costruzione di grandi successi imprenditoriali. Laureato in giurisprudenza a Bologna, era stato direttore di filiali Upim, assistente direttore affari generali Rinascente e dirigente responsabile affari generali dell’Edilnord, impresa di costruzioni di un giovane imprenditore milanese che avrebbe fatto molto parlare di sé: Silvio Berlusconi; infine, co-fondatore e direttore commerciale di Programma Italia, la rete su cui è cresciuto il gruppo Mediolanum. La moglie Emanuela usa soprattutto due parole per descrivere la personalità di Baldini: «Cuore e generosità. Valerio era considerato il ‘cuore dell’azienda’ perché era una persona che ascoltava tutti e aveva una parola per tutti. Il suo cuore immenso l’ha donato con grande generosità ai suoi 5mila uomini, aiutando tutti, amici e anche nemici».

 

L’AFFETTO e la gratitudine dei collaboratori sono testimoniati dalle centinaia di messaggi che in poche ore hanno inondato la sua pagina Facebook. Valerio Baldini non aveva figli ma molti dei suoi uomini e donne in Mediolanum lo salutano come fosse un secondo padre. «Grazie per averci insegnato a credere nei sogni», scrive Barbara. «Resterai un punto di riferimento all’infinito — lo saluta Giacomo —, fino a dove mare e cielo si incontrano». «Sono stati anni entusiasmanti — dice Flavio — e la tua grande forza d’animo ci ha sempre guidati anche nei momenti più difficili».