Bologna, 20 febbraio 2012- Una badante ucraina di 45 anni è stata accoltellata la scorsa notte a Bologna in via Gobetti da un marocchino di 30, con cui aveva una relazione. E’ successo dopo le tre di notte nell’appartamento dell’anziana che accudiva, di 92 anni, dopo un litigio. La donna è in gravi condizioni all’ospedale Maggiore, ha subito una seria lesione midollare e, se supererà la fase critica dopo l’aggressione subita, potrebbe avere conseguenze invalidanti permanenti. L'uomo è stato rintracciato e bloccato verso le 6 dai carabinieri a Casalecchio di Reno. L’accusa è di tentato omicidio: l’avrebbe colpita con tre o quattro fendenti al collo con un coltello da cucina. L'allarme è stato dato da alcuni inquilini dello stabile, svegliati dal trambusto e dopo aver notato tracce di sangue vicino all'ingresso dell'abitazione della 92enne.

 

Ci sarebbero motivi passionali dietro il tentato omicidio di una badante.  E' stato proprio il marocchino, spinto dal rimorso, a telefonare al 112 per confessare il gesto. Ora è in carcere.

 

L'aggressore ha riferito agli investigatori dell'Arma di essere stato spinto al tragico gesto con ferma e premeditata convinzione nell’intento di volersi “purificare da una sorta di peccato”.  La voleva uccidere tagliandole la testa, perché la relazione sessuale che aveva con lei lo faceva sentire impuro. Lui musulmano, lei
cristiana, avevano una rapporto da circa tre anni. Costituendosi con i militari ha parlato di un sacrificio, come quello che doveva fare il profeta Abramo con il figlio Isacco, narrato nella Bibbia e conosciuto anche dall'Islam. Il problema, sempre nel suo confuso racconto, era il senso di colpa per la relazione sessuale che aveva con la badante, collegato con la propria religione.

 

Dopo una discussione con la vittima, intrattenuta nella stessa serata presso l’abitazione di quest’ultima e basata su problematiche inerenti la loro relazione, a seguito della quale la donna si sarebbe allontanata per alcune ore lasciandolo solo in casa, il marocchino si è munito di un coltello trovato in cucina. Dopo averlo nascosto, ha richiamato al telefono la donna convincendola a far rientro a casa, quindi l’ha colpita con 3-4 fendenti al collo lasciandola agonizzante col coltello piantato in una spalla. Tutto mentre l’anziana accudita dalla badante dormiva nella sua stanza.

 

La procura di Bologna contesterà il reato di tentato omicidio volontario aggravato dalla premeditazione al marocchino di 30 anni che ha accoltellato, quasi decapitandola, la donna la badante. Lo ha spiegato il procuratore aggiunto Valter Giovannini. Il titolare dell’inchiesta, il sostituto procuratore Enrico Cieri, ha già chiesto la convalida dell’arresto. E’ inoltre probabile che l’uomo sia sottoposto a consulenza psichiatrica.