Bologna, 27 marzo 2012 - UNA SPESA, per le casse della Regione (nel tondo, l’assessore alle risorse umane, Donatella Bortolazzi, la cui struttura gestisce il personale regionale) che ha superato i cinque milioni tra il 2009 e il 2010, per la precisione 5.360.947 euro. Dai direttori generali fino ai cosiddetti ‘professional’, passando per i responsabili di servizio. Un fiume di denaro così suddiviso: 2,9 milioni per il 2009 e altri 2,4 per il 2010, con un ‘risparmio’ di 490mila euro.

 

LA COSA particolare, numeri a parte, è anche un altro fatto: nell’anno 2010 dei 168 dirigenti ‘sotto giudizio’ per avere il premio ben 151 (il 90%) lo hanno ottenuto. Solo diciassette dirigenti sono rimasti a bocca asciutta, non avendo raggiunto nessuno degli obiettivi previsti dal loro piano di attività, il documento che costituisce la base per la valutazione. Per quanto riguarda i premi del 2009, invece, erano rimasti esclusi 25 dirigenti.

 

ALTRA CURIOSITÀ. I dirigenti vengono valutati dai loro diretti superiori (i direttori generali per i responsabili di servizio; i responsabili di servizio per i dirigenti ‘professional’) e, nella definizione del premio di risultato possono rientrare in cinque fasce retributive: A (100% del premio), B (80%), C (60%), D (40%) ed E (nessun premio).
Bene, nel 2010 su 123 dirigenti sottoposti a questo tipo di valutazione (i direttori generali hanno un metodo a parte, ndr), quasi il 60% (72) hanno ottenuto il premio intero, entrando nella fascia A, quella massima, mentre i restanti 51 si sono dovuti ‘accontentare’ di quella B. Nessuno è rientrato nelle fasce di valutazione più basse, mentre, come già detto, diciassette dirigenti non sono stati ritenuti idonei a ottenere il premio di risultato. Come dire: o si sta fuori, o si prende il massimo.

 

I PREMI dati dalla Regione ai propri dirigenti nel 2010 si attestano così tra un minimo di 10.711,66 euro a un massimo di 19.056,80 lordi annui. Che vanno ad aggiungersi a stipendi base tra i 70mila e i 90mila euro lordi. Ma c’è anche chi supera queste cifre. I direttori generali, infatti, che sono valutati dalla giunta regionale, arrivano anche a 30.000 euro di premio, poiché assunti con contratto di diritto privato: niente male, considerando che, per quanto a tempo determinato, il contratto garantisce loro 120.000 euro l’anno di stipendio (sempre lordo, va precisato).

 

«LA VALUTAZIONE dei dirigenti avviene secondo un sistema preciso e rivisto nel 2008 — spiega la Regione —, con il quale si prendono in esame sia i risultati raggiunti dai singoli dirigenti in base al piano d’attività, sia l’aspetto comportamentale. Gli obiettivi da raggiungere sono concreti e oggettivi, come ad esempio redigere regolamenti o programmi regionali o predisporre i bandi».

 

EVIDENTEMENTE su questi campi i dirigenti regionali rappresentano l’eccellenza, considerando che tutti hanno ottenuto il punteggio massimo. «Tecnicamente c’è la possibilità di finire in ognuna delle fasce di valutazione — aggiungono da viale Aldo Moro —, ma è vero: finora i dirgenti sono entrati solo nelle fasce più alte».

 

Andrea Zanchi