Bologna, 20 luglio 2012 - NEL PRIMO Panini Store d’Italia, che ha aperto di recente in centro, pende dal soffitto il ‘suo’ Spiderman, scultura formato nature che raffigura il supereroe a testa in giù, appeso alla classica ragnatela. L’uomo di Spiderman è un artista, scenografo, scultore e fotografo, unico ad avere l’imprimatur della Panini/Marvel per riprodurre in tridimensione Uomo Ragno & famiglia, dai Fantastici Quattro agli X Men a Hulk. Andrea Poggipollini, bolognese con radici austriache (è cugino di Federico, il chitarrista di Liga), plasma da anni per l’azienda modenese i suoi uomini super. E tutto comincia sempre da un pezzo di polistirolo…
 

Come è iniziata la sua avventura artistica con Spiderman?
«Collaboro da quindici anni con la Panini e un giorno mi chiesero se potevo provare a scolpire uno Spiderman di polistirolo. Nasco come scenografo, quindi giocavo in casa. Poi ne ho fatti a decine. Quasi sempre esemplari unici per le fiere. Per me hanno posato un po’ tutti i supereroi della Marvel».
Difficile realizzare queste sculture?
«Interpretare il fumetto, che è in bidimensione, trasformandolo in scultura, non è sempre facile, anche perché i disegnatori sono molti e ciascuno offre una versione diversa dello stesso eroe. Spiderman è nato negli anni Sessanta. Da allora a oggi è stato sempre diverso. Più o meno muscoloso, più o meno umano…».
E lei quale versione sceglie?
«Per l’Uomo Ragno quella più umana, per Hulk, per esempio, eccedo, perché il personaggio lo richiede. Ma in ogni mia scultura cerco di cogliere la corporeità, il gesto umano. Supereroi, ma uomini, insomma…».
Curiosando nei suoi lavori, ci si imbatte in un languido Batman. Che ci fa l’uomo Pipistrello? Infiltrato?
«Non c’entra, infatti. La ragione è che una volta l’artista australiano Adrian Tranquilli vide un mio Spiderman e mi chiese di realizzare per lui quel Batman. Doveva essere una versione mistica, un eroe sofferente. Difatti è inginocchiato su un’isola di carbone».
Ci sono sfide impossibili per uno scultore di supereroi?
«Ci sono prove più difficili di altre. Ora sto studiando da mesi un personaggio manga, gettonatissimo in Giappone, sempre esclusiva della Panini Comics. È davvero molto complesso».
A fumetti anche la sua prossima avventura?
«Niente a che vedere con i superpoteri. Ho inaugurato da poco una personale in Lunigiana, nel borgo di Castiglione del Terziere, ospite del poeta Loris Jacopo Bononi. È un allestimento di sculture, foto e parole nel paesaggio. Uno studio della figura umana nella fisicità del movimento. Anche i miei supereroi, in fondo, non sono altro che uomini».

di Gaia Giorgetti