Bologna, 13 agosto 2012 - A sollevare il caso, un mese fa circa, era stato l’Usb: il sindacato di base, in un lungo comunicato sui problemi di invivibilità in vari uffici comunali (stanze e asili senza climatizzatori, crepe sui muri, ambienti insalubri e piani di sicurezza in caso di terremoto campati per aria), aveva inserito anche quello delle “sostanze nocive” nei locali del quartier generale dei vigili urbani in via Enzo Ferrari dove “molti lavoratori sono stati colpiti da patologie tumorali in percentuale di gran lunga superiore alla media”.

 

Ma la situazione della sede della Polizia municipale era arrivata anche alle orecchie dell’amministrazione che, “venuto a conoscenza della questione, ha tempestivamente attivato l’Ausl di Bologna che ha avviato uno studio specifico a marzo 2012”. Lo ha reso noto l’assessore comunale alla Sanità, Luca Rizzo Nervo, nella risposta scritta alla domanda posta alla giunta dal consigliere del Movimento 5 stelle, Massimo Bugani, dopo la segnalazione del sindacato di base.

 

In pratica, l’Ausl ha avviato “uno studio di mortalità che riguarda circa 1.500 operatori della Polizia municipale nel periodo 1980-2010. Lo scopo dello studio- ha scritto Rizzo Nervo- è quello di confrontare l’incidenza della mortalità generale e per specifiche cause di questi operatori con quella della popolazione generale”. Il responso è previsto “entro la fine dell’anno 2012”, ha specificato l’assessore.

 

Bugani però aveva anche rilanciato gli allarmi dell’Usb sugli uffici comunali di piazza Liber Paradisus.  Il sindacato voleva chiarimenti sull’indagine sulle condizioni dell’aria degli ambienti interni, affidata in convenzione alle Università di Bologna e Ferrara. “La convenzione, a meno che non sia stata rinnovata a nostra insaputa- osservava l’Usb- e’ scaduta il 31 dicembre scorso, ma al 3 luglio non risultava che il Comune avesse ancora liquidato nulla”, nonostante l’accordo prevedesse un versamento di 10.000 euro entro il 15 settembre. Alcune “voci” giunte all’Usb avrebbero segnalato un “report gia’ presentato all’amministrazione”, ma il sindacato non ne aveva notizie.

 

Rizzo Nervo, dal canto suo, ha scritto che “riguardo ai dati relativi all’indagine sulle condizioni dell’aria negli uffici di Liber paradisus, si segnala che l’indagine da parte dell’Azienda Usl si è conclusa con l’invio, avvenuto in questi giorni (la risposta scritta dell’assessore è data 16 luglio, ndr) di un rapporto alla magistratura”. Ma soprattutto, che “a seguito di ripetute variazioni ambientali, è stato accertato che le soluzioni sperimentali adottate dal proprietario dell’immobile e gestore degli impianti in cinque uffici hanno dato risultati positivi”.

 

Fonte Dire