Bologna, 19 novembre 2012 - Dopo i cortei del 14 novembre, prosegue lo “stato di agitazione” delle scuole di Bologna: in particolare, e’ di oggi la notizia di una occupazione avviata dagli studenti dell’istituto Rosa Luxemburg. A riferirla è il Coordinamento dei collettivi studenteschi (Ccs): la decisione e’ stata presa al termine di un’assemblea in palestra alla quale, stamattina, avrebbero partecipato circa 400 studenti. “Ci siamo subito organizzati con varie aule dedicate allo svolgimento di dibattiti e conferenze”, spiega Riccardo, che fa parte del collettivo dell’istituto (“Movimento autonomo Rosa Luxemburg”), a sua volta legato al Ccs. In queste sette o otto aule si parlera’ sia di temi piu’ direttamente legati al mondo della scuola, a cominciare dal ddl Aprea, che di altri piu’ generali come la crisi.
 

Nel pomeriggio e’ atteso l’arrivo di studenti provenienti da altre scuole, spiegano dal Ccs, come Minghetti, Fermi e Copernico. L’intenzione è di proseguire con l’occupazione anche di notte: “Andiamo avanti ad oltranza”, spiega Riccardo. Gli studenti hanno avuto un primo confronto con la dirigente, Laura Villani. “Ovviamente non è per nulla contenta”, riferisce Riccardo, “ma siamo tanti e non pensiamo chiamerà la Polizia”.
 

La mobilitazione, però, non continua solo per gli studenti ma anche per docenti e genitori. A fare il punto sulle iniziative svolte e su quelle in programma è il Coordinamento delle scuole della provincia di Bologna, grazie ad un sito on line da pochi giorni. Si ricorda, ad esempio, la prossima assemblea delle scuole in programma giovedi’ al Crescenzi-Pacinotti: all’ordine del giorno la valutazione della giornata del 14, il proseguimento della mobilitazione e lo sciopero del 24.

Al Galvani, intanto, si annuncia una “protesta civile” durante i ricevimenti pomeridiani: alcuni professori affiggeranno sulla porta un manifesto e si limiteranno alle comunicazioni minime indispensabili. Sempre sul sito, inoltre, si riferisce che “piu’ di 100 genitori” hanno partecipato venerdi’ all’assemblea indetta dagli insegnanti della primaria e della media inferiore dell’Ic8. “Nonostante qualche obiezione da parte dei genitori sui disagi subiti a causa dello ‘sciopero bianco’, era netta la sensazione di aver perduto la certezza che la scuola pubblica- recita il breve report- sia ancora quel luogo capace di offrire ai propri figli la speranza di un futuro migliore del loro”.


Infine, il Gruppo di lavoro dell’Assemblea genitori e insegnanti delle scuole di Bologna e provincia segnala cosi’ l’esistenza del sito del Coordinamento, invitando a portare avanti la mobilitazione: “Facciamo girare queste informazioni, tra i genitori e tra gli insegnanti. Aiutatiamoci a far capire che questa assurda manovra economica delle 24 ore riguardera’ anche la qualita’ della didattica nelle scuole primarie, riguardera’ proprio tutti, anche i maestri”.

Fonte Dire