Bologna, 7 dicembre 2012 - DAL MOTOR SHOW di Bologna arriva un importante segnale di vitalità per l’auto italiana. L’invito a fare squadra per tutto il mondo automotive, lanciato da Giada Michetti, ad di Gl events, è stato in qualche modo raccolto già sotto le volte della Fiera di Bologna.
Il Motor Show ha avuto il merito di allestire lo scenario, a dispetto della crisi che ha dimezzato il mercato, e gli espositori presenti hanno fatto del loro meglio per invogliare i consumatori a scegliere nuovi modelli, ad abbandonare paure e timori legati alla scelta di comprare un’auto nuova.
Volkswagen, ad esempio, è sbarcata sotto le Due Torri in pompa magna con il suo grande capo, Massimo Nordio, e ha messo sotto gli occhi del pubblico il nuovo Maggiolino Cabrio, un’auto che sconfina nel mito e la Golf 7 nella versione GTI. Due tentazioni troppo invitanti per lasciare insensibili i visitatori del Salone.

MERCEDES ha cucito una brillante operazione di marketing, con occhio attento alla tasche dei possibili acquirenti. Nel padiglione 29 mette in vendita al pubblico, a un prezzo speciale, la nuova Classe A, la compatta Premium che sta regalando grandi soddisfazioni alla casa di Stoccarda. E sul fronte del risparmio vero, ecco l’accordo con Eni per raccontare l’evoluzione delle motorizzazioni a metano e l’auspicato raddoppio dei punti vendita del carburante naturale entro il 2020. A testimoniare l’impegno di Mercedes verso le alimentazioni pulite, ecco l’ormai classica Smart elettrica ma sopratttuto la Classe B 200 bifuel, che consente rispami fino al 50% rispetto al comune motore a benzina.
Non finisce qui perché Fiat ha allestito un percorso degno di Indiana Jones, per far risaltare le qualità di arrampicatrice della nuova Panda 4x4 spingendola su ponti sospesi e pedane follemente inclinate. Il pubblico si diverte e apprezza le qualità di un’auto che non tradisce le attese.

OPEL INVECE si è prenotata il quadriportico d’ingresso dove far brillare le mille facce della piccola Opel Adam, un condensato di tecnologie e di glamour. E Renault mette in vetrina il gioiello Clio nella versione station wagon, confermando anche il suo impegno nel settore dell’alimentazione elettrica, dove da sempre è capofila.
Insomma questo è un Motor Show vivo e vitale, a dispetto di paure e defezioni dell’ultima ora. Chi non è venuto ha fatto la scelta sbagliata, perché da Bologna parte un messaggio importante per il futuro dell’auto.

Giuseppe Tassi