Bologna, 17 dicembre 2012  - Si potranno acquistare frutti di stagione (tra cui i prodotti della ditta Bioferrarini di Mirandola, nel modenese, che si sta riprendendo dopo il terremoto), salumi, formaggi freschi di ogni tipo, pane e biscotti, miele (anche quello prodotto dentro il carcere della Dozza) ma anche vongole 'poveracce' direttamente dalle reti dei pescatori di Cattolica.

 

Per chi cerca regali di Natale, poi, non mancheranno profumi, lavanda e creme naturali, mentre chi è caccia di una ricetta originale per le feste potrà partecipare gratis ai laboratori di cucina (11.30 e 12.30) per imparare i trucchi degli esperti sull’insalata di cardo e il cous cous di cavolfiore bianco. è il ‘menu’ dell’edizione speciale del Mercato della terra Slow food, che mercoledì mattina vedrà contadini e produttori trasferire i loro banchetti in piazza Verdi, nel cuore della cittadella universitaria.

 

Agli acquisti di studenti e cittadini, farà da sottofondo la musica classica del Teatro comunale, diffusa in stereo sotto i portici. Quella di mercoledì è “una ‘prima’ sperimentale d’inverno”, dice Milena Naldi, presidente del quartiere San Vitale, ma c’è tutta l’intenzione di trasformarla in un appuntamento fisso “per la prossima primavera”. Con questa iniziativa, resa possibile grazie al contributo di Alce nero e Fondazione Rusconi (che hanno dato 500 euro a testa), il quartiere e il Comune puntano a portare avanti l’opera di riqualificazione della zona, nell’intento di fare di via Petroni la “strada del biologico”, progetto partito con l’apertura dell’Alce Nero cafè e, di recente, con l’arrivo della gelateria Stefino bio. “Il cibo è cultura e ha anche un valore morale, via Petroni diventera’ un’autostrada del cibo bio”, promette Naldi.

 

Sempre nell’ottica della riqualificazione, poi, Naldi ricorda che “a gennaio partiranno i laboratori di urbanistica, prima in via Petroni e poi in piazza Aldrovandi”. Insomma, giura, “questo è solo un piccolo tassello, stiamo lavorando in grande per questa zona”, assicura la presidente del San Vitale.

 

Se l’edizione speciale del Mercato della terra in piazza Verdi aprirà i battenti mercoledì dalle 9 e fino alle 14, sabato 22 resta invece confermato il consueto appuntamento dentro il cortile della Cineteca, che si terrà anche il 29. Insomma, chi cerca prodotti bio e chilometro zero per le cene di Natale e Capodanno, potra’ trovare tutto, anche fino all’ultimo, senza problemi. Una ‘ricetta’ che sta funzionando alla grande, assicura l’assessore alle Attività produttive della Provincia, Gabriella Montera: “Si è rivelato un successo straordinario, tanto che da mensile che doveva essere ne abbiamo fatto un appuntamento settimanale. Ora dovremo capire se quello spazio è sufficiente a contenerlo”.

 

La Provincia, assicura Montera, è decisa a "sostenere questi mercati, animati da contadini che escono dall’azienda per avvicinarsi alla citta’, per l’importante ruolo che hanno di valorizzazione di alcuni punti della citta’. In citta’ ce ne sono gia’ 12 e questo è il 13esimo- ricorda Montera- complessivamente se comprendiamo anche la provincia sono 37”.

 

Mercoledì, in piazza Verdi, saranno presenti 26 produttori e allevatori che sono stati selezionati da Slow food e che offriranno un’ampia scelta, che va dai pani (lievitati con la pasta madre) ai vini, dalle uova all’aceto balsamico. Da segnalare la presenza di Conapi (Consorzio nazionale apicoltori), con un’offerta di degustazioni, ma sara’ possibile acquistare anche il miele di tiglio e millefiori prodotto nell’apiario della Dozza.

 

Entusiasta dell’iniziativa il presidente di Alce nero e mielizia, Lucio Cavazzoni: “Stiamo facendo del nostro meglio, insieme a Slow food, per ridare alle piazze il loro ruolo di punto di incontro. Vogliamo portare gli agricoltori a interagire con studenti e cittadini, ma anche con gli anziani, che sono felicissimi di poter comprare direttamente dai contadini”. Ma la sfida di Alce nero è piu’ ambiziosa: “è da un po’ di tempo che stiamo cercando di convincere una giovane coppia pakistana a lasciar perdere il kebab e a fare invece pizze biologiche, anche perchè il kebab originariamente non è una ricetta della loro terra. Ce la faremo”.

 

Per Raffaella Donati di Slow food, l’appuntamento di mercoledì va nella direzione di ricreare le “vecchie piazze di paese, luogo di aggregazione e scambio. Per noi il cibo si esprime in tre parole chiave, buono, pulito e giusto, ma allo stesso tempo è un atto culturale e abbiamo voluto riportarlo in quello che è il contesto culturale di Bologna per eccellenza, con l’Universita’ e il Teatro comunale”. Anche Antonello De Oto, presidente della Fondazione Rusconi e coordinatore della Commissione commercio del quartiere San Vitale, promette che quello di mercoledì è solo un assaggio di un appuntamento che “faremo di tutto per rendere strutturale”. Entusiasti dell’iniziativa anche i produttori e coltivatori, spiega il loro portavoce Giorgio Pirazzoli, direttore del Mercato della terra Slow food. “Piazza Verdi è un luogo d’incontro e cultura dove siamo felici di poter diffondere al meglio la nostra idea di gusto e responsabilita’”. Qualche produttore, anzi, “è rimasto deluso dopo l’esclusione dalla selezione”. Anche l’Università ha dato un contributo: ha messo a disposizione di agricoltori e allevatori di parcheggio via Filippo Re per i furgoni.

Fonte Dire