Bologna, 15 maggio 2013 - Il Papa ha sostenuto, oggi in udienza generale, il ruolo e l'importanza della scuola cattolica: "La scuola cattolica costituisce una realtà preziosa per l'intera società, soprattutto per il servizio educativo che svolge, in collaborazione con le famiglie. Ed è bene che sia riconosciuto il suo ruolo in modo appropriato".

Immediata e soddisfatta la reazione del Presidente di Agesc (Associazione Genitori Scuole Cattoliche) Roberto Gontero, che accoglie le dichiarazioni di Papa Francesco: "Esprimiamo gratitudine e vicinanza a Papa Francesco per quanto pronunciato stamani al termine dell’udienza generale in merito al ruolo imprescindibile della scuola cattolica nel compito educativo da essa svolto". "Queste parole - ha continuato Gontero - confortano la consapevolezza del compito della nostra associazione, che ha come principale obiettivo quello di difendere la liberta’ di educazione e la realta’ delle scuole paritarie in Italia. In particolare in questi giorni, che ci vedono impegnati a difendere le scuole materne non statali bolognesi, nell’ambito del referendum che si terrà il 26 maggio".

Poi la replica al leader del Prc, Paolo Ferrero, che stamane in una conferenza stampa a Bologna ha attaccato le convenzioni: "Se il sindaco di Bologna Virginio Merola e la città, col finanziamento alle scuole materne private paritarie sono “nel Medioevo oscurantista”, allora “lo è anche l’Europa, dove la scuola pubblica o privata viene finanziata dallo Stato o dagli enti locali”.

“Invito Ferrero, che parla di scuole cattoliche come ‘carruggio’ chiuso, a provare a conoscere la realta’ prima di esprimere giudizi senza il minimo riferimento al dato concreto”, aggiunge Gontero. Per questo “gli suggerirei, per vedere come stanno realmente le cose, di visitare le scuole cattoliche di altri Paesi, come quelle di Betlemme o africane, ma anche di provare a entrare in una scuola dell’infanzia paritaria privata di Bologna”.