Bologna, 18 maggio 2013 - "Ci sono bambini che arrivano in classe e dicono alle maestre di non avere cenato la sera prima, perché le famiglie non ce la fanno più a fare la spesa". Parole pesanti come macigni, che rendono ancora più agghiacciante la situazione della crisi economica in città. A pronunciarle ieri è stato l’assessore Nadia Monti, responsabile del Commercio, che ieri mattina a Palazzo Malvezzi ha partecipato a un tavolo per fare il punto sugli effetti della crisi sul commercio.

Ma l’assessore ha preso spunto da questo argomento, quello del commercio, per segnalare la gravissima situazione riscontrata dai servizi sociali e confermata dalla collega Amelia Frascaroli, responsabile del welfare a Palazzo d’Accursio: "Non abbiamo dati precisi su quanti e che tipologia di casi siano — spiega — ma posso confermare che sono arrivate segnalazioni da varie scuole che presentano questo problema". E così le maestre corrono in soccorso dei bimbi denutriti, dandogli qualcosa da mangiare.

"Voglio precisare che in città non esiste una vera emergenza cibo — cerca di tranquillizzare tutti l’assessore Frascaroli — perché ci sono tanti enti che provvedono a trovarlo e distribuirlo". L’assessore pensa alle mense parrocchiali, così come alle tante associazioni di volontariato laico disseminate sotto le Due Torri. Ma la guardia non va abbassata: "Dobbiamo comprendere la situazione che ci troveremo ad affrontare nei prossimi mesi — continua Frascaroli — dobbiamo cogliere i segnali e fare ragionamenti su una vicinanza a certe situazioni che non si vedono".

Come se non bastasse la Frascaroli racconta anche del "calo degli acquisti, nelle cooperative, dei beni di prima necessità". Pane e latte subiscono una diminuzione del 4% circa. Ma nello stesso tempo, spiega Cristina Galliera di Legacoop, aumentano le vendite di prodotti base utilizzabili per preparare gli alimenti in casa, come la farina".

Intanto ieri il Comune ha annunciato il calo della lista d’attesa nelle scuole materne. "Si va verso l’azzeramento — scrivono da Palazzo d’Accursio — Dopo l’elaborazione della prima graduatoria cittadina per le ammissioni alle scuole dell’infanzia risultano ancora circa 90 posti liberi nelle scuole comunali e statali, cui si aggiungono circa 200 posti disponibili nelle scuole private paritarie, a fronte di 221 domande ancora in attesa di una risposta".

s. m.