Bologna, 20 maggio 2013 - «MA STARÀ in piedi? ». Scherza il cardinale di Bologna, Carlo Caffarra, con i progettisti indicando la nuova chiesa prefabbricata di Crevalcore. Una cittadina che si ritrova, un anno dopo, unita, ancora ferita ma decisa a ricominciare una vita normale. E decide di lanciare il suo segnale di riscossa proprio da qui: dalla sua chiesa. Temporanea, ma quasi definitiva. Ed il cardinale ha voluto incontrare i tecnici assieme alle autorità e ai cittadini per l’inaugurazione dell’edificio religioso, dedicato alla Beata Vergine dei poveri. Struttura che ricorda, almeno osservando la forma del fronte, la poppa di una nave, e che è sorta nel giro di pochi mesi nel piazzale Nord, area sul viale di circonvallazione e a due passi dal centro storico.

Era il vasto parcheggio asfaltato che l’amministrazione comunale ha messo a disposizione della Curia, visto che la chiesa di San Silvestro, nella centralissima piazza Malipighi, ha riportato danni strutturali ingenti, e non si sa ancora quando quale sarà il suo destino e che, fino ad ora, l’attività della parrocchia si svolgeva sotto il pallone dei campi da tennis del centro sportivo.

SULLA SINISTRA dell’ingresso della chiesa, spicca una montagnetta di ghiaia con in mezzo dei ciottoli bianchi su cui è stata sistemata la croce di ferro che precipitò al suolo dopo la prima scossa del 20 maggio scorso. Al suo arrivo Caffarra, dopo ave abbracciato il parroco don Adriano Pinardi, e ha salutato l’ex sindaco ed ora senatore Claudio Broglia, il quale ha assicurato anche al cardinale che non abbandonerà la sua città, nonostante l’incarico romano.

Pier Luigi Trombetta