Bologna, 26 giugno 2013 - Stefano Odorici è il fratello di Marinella e la persona che, lunedì, ha dato l’allarme ai carabinieri, non riuscendo a mettersi in contatto con la sorella, con la quale aveva un appuntamento.
 

L’uomo che ha ucciso sua sorella ha lasciato un biglietto sostenendo che lei è morta per un incidente durante un gioco erotico.
«Oltre a dover subire la disgrazia della morte di mia sorella, leggere o sentire cose di questo tipo è stata un’ulteriore violenza».
C’era una relazione tra loro?
«Tra loro non ci sono mai stati rapporti sessuali. Ognuno viveva da solo. Quando capitava l’occasione di parlare le chiedevo di quest’uomo e le dicevo ‘è un’amicizia particolare, lui è più anziano di te e ha precedenti, non mi pare il caso’. E lei mi rispondeva ‘ma no, figurati, è solo una persona gentile’».
Come si sono conosciuti?
«Alla baracchina dei gelati, portando fuori il cane, sarà stato un anno e mezzo, due anni fa. Poi lui, da quanto mia sorella diceva a me, alle sue amiche e a mia zia, si attaccava: ‘Mi telefona tre o quattro volte al giorno, vuole sapere cosa faccio, con chi sono’».
E lei non gradiva queste attenzioni?
«La verità è quella che ha detto a voi anche il figlio di Carmelo, cioè che suo padre si era fatto un viaggio mentale su mia sorella. Addirittura le diceva ‘sarai il bastone della mia vecchiaia’, e lei gli rispondeva ‘ma sei matto?’. Tra loro c’era questa amicizia consolidata».
Cosa è successo dopo?
«Il declino di Carmelo è iniziato con l’arresto. E la condanna a sei anni lo ha portato a pensare di essere finito. Anche davanti a mia sorella disse ‘a questo punto non ho più niente da dire, mi posso solo ammazzare’. Quando finì in manette dissi a Marinella: ‘se ti vuoi staccare da lui, questo il momento’. Ma lei replicò: ‘Io non me la sento di girare le spalle a una persona che si è sempre comportata bene nei miei confronti, per me è una brava persona’».
Come pensa siano andate le cose l’altra notte?
«Loro non hanno mai fatto sesso. Se è successo l’altra sera, è stato con violenza. Quando ieri mattina (lunedì; ndr) ho visto la macchina di mia sorella parcheggiata sotto casa di lui, col finestrino aperto, ho subito pensato al peggio».
Perché lei era andato a cercarla?
«Avevamo una recitazione buddista la mattina alle 6 a casa dell’amica con cui era andata al concerto. La domenica io avevo pranzato a casa di Marinella e prima di rientrare lei aveva preso delle mozzarelle da portare a Carmelo. Ero d’accordo con lei che sarei andato la sera a portare fuori il cane, ma alle 18 mi aveva telefonato dicendo di non andare: ‘Porto la spesa a Carmelo e gli lascio il cane. Ci vediamo là domattina alle 6’».
Lui era geloso?
«Non so se fosse geloso o possessivo. A volte le rinfacciava di essere uscita con le amiche e avere fatto tardi. E lei replicava ‘cosa te ne frega? Io sono una donna libera’. Al gioco erotico io non ci credo. Quando mi diranno di preciso come è andata, sarò pronto a ricredermi».

di Enrico Barbetti