Bologna, 6 luglio 2013 - I carabinieri  hanno catturato gli autori del sequestro di S.G., l'86enne sequestrata lo scorso 16 marzo e tenuta in ostaggio per oltre trenta minuti (guarda le foto). Erano le 9.15 circa, quando la donna, come di consueto, era uscita da casa, in via dei Bibiena, per andare a prendere un caffè in un bar situato in piazza Aldrovandi. Qualche istante dopo, due balordi  la costrinsero a salire a bordo di un furgoncino condotto da un terzo uomo. Meno di un’ora dopo, l’anziana fu ritrovata da un passante in via Viadagola, seduta a terra, sporca di fango e con i polsi bloccati dietro la schiena con il nastro adesivo di colore grigio, quello comunemente detto “americano” (guarda il video).

La vittima, a causa delle ferite riportate, fu trasportata al Policlinico Sant’Orsola Malpighi e ricoverata con una prognosi di venti giorni per i traumi riportati all’altezza dell’addome durante le fasi del sequestro: uno dei malviventi, dopo averle intimato “Stai tranquilla che non ti succederà niente”, si era seduto sulla schiena dell’anziana, schiacciandola con il peso del proprio corpo e procurandole due fratture alle costole. Dalle indagini effettuate a 360 gradi è stato possibile identificare gli autori del sequestro che si avvalevano della collaborazione di una basista, si tratta di una barista, che aveva segnalato ai complici le abitudini dell’anziana ottantaseienne.

Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Bologna hanno consentito di sottoporre a fermo per sequestro di persona e rapina, tre cittadini ucraini e un moldavo e di arrestare, in flagranza di reato, tre soggetti (due tunisini e un moldavo) per spaccio di sostanze stupefacenti e ricettazione. Questi ultimi erano coloro i quali cedevano eroina, cocaina e hashish ai sequestratori, in cambio di parte della refurtiva. Dalle perquisizioni domiciliari svolte a carico degli indagati, è stato possibile recuperare parte dell’argenteria sottratta alla legittima proprietaria.

Il veicolo utilizzato dai sequestratori durante le fasi della rapina, il Renault Kangoo, è stato individuato e sequestrato. Dagli accertamenti è emerso che il mezzo era stato rubato nel novembre 2012 a un ristoratore di Bologna. Qualche giorno prima della rapina, inoltre, il veicolo era stato “preparato” dai sequestratori mediante l’applicazione di ulteriori targhe rubate e l’oscuramento delle finestre laterali e posteriori. I fermi sono stati convalidati dal Gip e gli arrestati sono stati tradotti alla Casa Circondariale della Dozza, assieme agli altri tre spacciatori.