Bologna, 19 luglio 2013 - Tutto da rifare per i quattro rapinatori che erano stati rimessi in liberta’ il 16 luglio, subito dopo il colpo. Oggi il giudice Paola Palladino, la stessa che aveva deciso per la scarcerazione in attesa del processo di stamane, con un’ordinanza ha dichiarato la propria incompetenza riqualificando il fatto di cui sono accusati i quattro ragazzi, marocchini domiciliati a Bergamo, in rapina aggravata, essendoci stata la presenza di piu’ persone. Il giudice, percio’, ha rimesso gli atti alla Procura perché il processo venga celebrato dal tribunale collegiale.
 

I quattro, di eta’ compresa tra i 23 e i 31 anni, oggi non erano presenti in aula: “Sono irreperibili”, conferma il loro avvocato d’ufficio Massimiliano Cane’ che dice di non averli sentiti in questi giorni. Nella notte tra lunedi’ e martedi’ gli imputati avevano rapinato un 17enne per strada, strattonandolo e rubandogli cellulare e portafoglio. Poi erano scappati su un furgone, a bordo del quale la Polizia aveva trovato molta altra merce presumibilmente rubata: otto cellulari, due navigatori, quattro paia di occhiali da sole, due Ipod. Martedi’ scorso, pero’, dopo l’udienza in cui il loro arresto era stato convalidato, il giudice Palladino li aveva rimessi in liberta’ in attesa del processo di oggi.


I quattro sono pieni di precedenti e tre di loro avevano anche un obbligo di presentazione ai Carabinieri di Bergamo, dove sono domiciliati, per un precedente furto. Sono stati arrestati per rapina e denunciati per ricettazione. A due di loro, poi, e’ contestato anche lo spaccio perche’ avevano addosso 10 grammi di hashish e 0,4 grammi di extasy.

A commettere materialmente la rapina erano stati in due: uno, scalzo e con indosso la maglia della Roma con il numero 10 di Totti, aveva avvicinato il 17enne in via San Mamolo ordinandogli di consegnare l’Iphone. Al suo rifiuto, era intervenuto il secondo complice tenendo stretto il ragazzo mentre l’altro gli strappava telefono e portafoglio dalla tasca. Poi entrambi erano saliti sul furgone (su cui c’erano anche altri due stranieri) ed erano fuggiti. La Polizia aveva rintracciato e bloccato il mezzo poco dopo.
 

Per l’avvocato Cane’ la decisione di oggi “coglie di sorpresa”, visto che due giorni fa il giudice aveva messo in liberta’ i ragazzi. Ora la Procura, ipotizza, potrebbe chiedere nuove misure cautelari.