Casalecchio di Reno, 22 agosto 2013 - Il D-Day per la bomba del Calzavecchio è stato fissato: l'8 settembre. Manca solo l'ordinanza ufficiale della Prefettura, ma ormai la data è certa. Il mattino della seconda domenica di settembre a Casalecchio si svolgerà infatti la complessa operazione di disinnesco e rimozione dell'ordigno bellico ritrovato alla fine di luglio nel corso degli scavi nel cantiere di ristrutturazione dell'albergo Calzavecchio, sulla centralissima via Marconi.

Si tratta di una bomba di quasi 300 chili di peso modello 'Anm 64 Gp He Usa' da 500 libbre lanciata da un aereo americano negli ultimi mesi dell'ultima guerra mondiale. Un residuato bellico venuto alla luce mentre una ruspa creava una trincea per gli impianti proprio all'imbocco del parcheggio interno.

Il primo intervento di messa in sicurezza è stato fatto dai militari del Genio ferrovieri di Castel Maggiore con l'ausilio di pannelli disposti tutto intorno alla bomba lunga quasi un metro e mezzo e contenente circa 130 chilogrammi di polvere esplosiva. Oltre ad essere stata segnalata, la trincea è poi stata ricoperta con sabbia in attesa di definizione di tutte le complesse procedure legate ad un'operazione delicata e complessa, che richiederà l'intervento del corpo degli artificieri di stanza a Padova, lo sgombero temporaneo di oltre 6mila residenti (3mila famiglie), il coinvolgimento di una serie di autorità civili e militari, il blocco della circolazione stradale in direzione nord-sud nella valle del Reno, compresa l'autostrada e probabilmente anche della ferrovia.

Per un tempo massimo previsto di circa tre ore nel raggio di 500 metri tutto intorno alla bomba non potranno soggiornare e neppure transitare persone e mezzi. Si sa che gli artificieri, con l'utilizzo di un robot, dovranno procedere all'estrazione delle due spolette di cui è dotata la bomba. Si tratta dell'operazione più delicata. Dopo di che l'ordigno reso innocuo verrà caricato su un camion e trasportato in una cava di Pianoro, già adibita a questo uso, e fatta brillare.

Comune e Prefettura intanto stanno già lavorando alla predisposizione del complesso piano di evacuazione, che si gioverà dell'aiuto delle associazioni della protezione civile, con relative aree di raccolta e sostegno a tutte le persone con problemi di salute e di mobilità. «La settimana prossima ogni famiglia coinvolta riceverà una lettera dettagliata con le istruzioni precise sul da farsi - chiarisce il sindaco Simone Gamberini - . Non ci sono ragioni di preoccupazione».

Gabriele Mignardi