Bologna, 4 settembre 2013 - «DI SOLITO, in vicende come la mia, si tira fuori Kafka». Si difende anche con le battute Giuliano Anderlini, il dentista di 60 anni finito nelle maglie dell’antidoping: campione mondiale degli amatori, dove da anni domina le prove in salita, il ciclista bolognese è risultato ‘non negativo’ a un controllo effettuato a Bolzano al termine di una tappa vinta al giro delle Dolomiti, a fine luglio. Epo e gonadotropina le sostanze rivelate dalle analisi. Anderlini non si limita alle battute: ricevuta la notifica del provvedimento che lo sospende dall’attività, chiederà le controanalisi e intende anche sostenere l’esame del dna, strada che si segue quando si ipotizza un possibile scambio di provette. Nel mondo dei cicloamatori, Anderlini non è uno qualsiasi: specialista delle scalate, da anni è al vertice della categoria per le sue imprese. Riconfermatosi iridato della montagna in giugno, ha preso parte al giro delle Dolomiti come favorito: vinta la prima tappa, si è poi perso per strada per colpa del freddo che lo ha condizionato nelle giornate successive. Ma la vera doccia fredda è arrivata dopo quel test antidoping.
 

«A DIRE il vero, mi ero accorto subito che in quel controllo c’erano molte anomalie: l’ispettore medico non aveva il cartellino di riconoscimento, non ha usato i guanti e si è pure assentato per telefonare mentre uno dei tre atleti sorteggiati con me (fra i quali un professionista australiano, ndr) stava effettuando il test, tra l’altro nello sgabuzzino di uno stand della Fiera — racconta Anderlini — Il mio avvocato ha subito inviato un esposto al ministero di Salute e al Coni sulle modalità del controllo. L’unica risposta è stato il telegramma con cui giovedì scorso mi è stata comunicata la ‘non negatività’ e la conseguente sospensione in via cautelare».
 

Ora Anderlini avvierà la pratica della controanalisi e dei test dna. «Non dormo più la notte, è stato tutto così caotico fin dal primo momento. Il mio vero errore è stato non andarmene quando l’ispettore medico si è presentato in quel modo. Ma ora non resta che attendere gli sviluppi».
 

a. cos.