Bologna, 14 settembre 2013 - La Procura ha aperto un fascicolo, al momento contro ignoti, sulla maxi rissa fra ragazzini avvenuta ieri ai Giardini Margherita. L'inchiesta ipotizza i reati di rissa aggravata e istigazione a delinquere ed è stata aperta perché gli inquirenti hanno la certezza che allo scontro hanno partecipato anche alcuni maggiorenni. Un'altra inchiesta è stata aperta dalla Procura dei minori alla quale è già pervenuta una prima informativa dei carabinieri. Il reato di istigazione a delinquere è dovuto al fatto che le due fazioni di 'Bolobene' e 'Bolofeccia' si sono date appuntamento sul social network del cyberbullismo Ask.

Gli inquirenti sono fiduciosi di riuscire a identificare gran parte dei partecipanti (dieci sono stati già identificati ieri sul posto) e di scoprire gli eventuali leader e istigatori. Secondo i carabinieri, alla rissa hanno partecipato circa 250 adolescenti, parte dei quali erano ragazzine. Non tutti se le sono date, molti hanno solo assistito tifando. Quelli che si sono picchiati erano alcune decine.  Sono intervenute otto gazzelle dei carabinieri, più personale del nucleo operativo e il comandante della Bologna Centro.

 

Il procuratore aggiunto Valter Giovannini afferma:  "Episodio demenziale, ma molto triste, da non sottovalutare assolutamente, anche perché si è corso il serio rischio di distrarre personale delle forze dell'ordine impegnato in indagini più serie. In ogni caso le istituzioni non possono essere dappertutto e quindi i genitori facciano, e in fretta, la loro parte".

Alcuni genitori, intervenuti ieri sera ai Giardini Margherita hanno minimizzato l'accaduto dicendo ai carabinieri: "Non avete altro di meglio da fare?"

 

Per quanto riguarda la Procura dei minori, al di là dei profili penali, "per noi l’aspetto più importante - ha detto il procuratore capo Ugo Pastore - è capire se alle spalle dei ragazzi ci sono famiglie idonee oppure se ci sono carenze, latitanze educative. Insomma bisognerà capire come si è arrivati a questo punto".
Da parte dei magistrati della giustizia minorile c’è un invito alla prudenza sulle cause che hanno scatenato la rissa: quella di una sfida ‘di censo’ tra liceali e ragazzi di istituti tecnici "è una lettura, che andrà approfondita. Bisogna accertare se è un fatto occasionale oppure no". In ogni caso, saranno sentiti tutti i ragazzi e tutti i genitori, per chiarire ruoli e responsabilità individuali.

 

Quella di ieri “è la seconda rissa nel giro di pochi giorni e dunque il tema della sicurezza del parco è ora che sia preso sul serio”. L’appello arriva dalla presidente del Quartiere Sante Stefano, Ilaria Giorgetti, che sul suo profilo Facebook commenta l’accaduto.
“Personalmente provo, sia da genitore che da istituzione, un profondo senso di amarezza dovuto al grande disagio giovanile figlio di una società nichilista- afferma Giorgetti- è ora che le famiglie si interroghino, le istituzioni e la scuola ascoltino e facciano. Credo che tutti questi soggetti insieme, e dialogando sul serio, possano almeno provare a educare alla responsabilità le giovani generazioni”, insiste la presidente del Quartiere Santo Stefano.