Bologna, 23 settembre 2013 - A BOLOGNA, fra Settecento e Ottocento, fiorirono molti teatri privati nelle residenze aristocratiche e nobiliari. Alcuni nobili si segnalarono come autori di testi e, addirittura, come attori. Fra gli appassionati di teatro vi fu Anna Maria Malvezzi, nobildonna che le cronache descrivono dotata di una bellezza affascinante. Nemmeno ventenne sposò il principe Astorre Hercolani e andò a vivere nel magnifico palazzo di Strada Maggiore dotato di teatro. I coniugi, che ebbero tre figli, erano appassionati di teatro e Astorre Hercolani ricoprì anche l’incarico di Soprintendente agli Spettacoli.

Il salotto di casa Hercolani ospitava personaggi del mondo teatrale fra i quali il famoso attore Francesco Lombardi che nel 1825, a soli 33 anni, decise di abbandonare le scene. Influì su questa scelta il fatto che Maria Malvezzi si fosse innamorata dell’attore, seguendolo nelle varie tournée. La morte del principe Hercolani nel 1829 consentì il matrimonio fra Lombardi e la Malvezzi anche per ‘sanare’ una situazione imbarazzante derivante dalla nascita di una figlia, otto anni prima. La coppia visse nel palazzo di Strada Maggiore continuando a coltivare la passione per il teatro e nel febbraio 1845 nel palazzo fu messo in scena lo ‘Stabat Mater’ dell’amico Rossini.

Nel maggio 1846 si sparse nella città la notizia dell’assassinio di Francesco Lombardi. Così riferisce Enrico Bottrigari nella sua Cronaca di Bologna: «D’animo turbolento e fiero è caduto vittima d’un domestico che l’ha mortalmente ferito in più parti mediante coltello da cucina. Annoiato dell’oziosa vita non poté che compiacersi soltanto dell’ebbrezza del vino, la qual cosa contribuiva ad accrescere l’irascibilità del di lui carattere». Maria Malvezzi, superato il dolore, continuò la sua vita brillante: morì nel 1865 all’età di 85 anni.

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