Bologna, 7 novembre 2013 - L’ex patron del Motor Show, Alfredo Cazzola, getta la maschera. E nell’ennesimo giorno di tensione a Bologna tra la Fiera e Gl Events sulla kermesse motoristica, annuncia la presentazione del suo “progetto del nuovo Salone internazionale dell’automobile di Milano”. L’appuntamento con la stampa è per venerdì 15 novembre al Circolo della stampa in Corso Venezia, nel capoluogo lombardo.

“A suo tempo lo dissi a Campagnoli: è stato azzerato un lavoro di trent’anni”. Ed è per questo, spiega Alfredo Cazzola, che la prossima settimana a Milano presenterà il suo progetto per un nuovo salone internazionale dell’auto a Milano, che scende di nuovo in pista. “Per sei anni, da quando ho venduto Promotor, nessuno mi ha mai cercato. Ma io l’ho sempre detto: se per qualsiasi motivo, di qualsiasi natura, coloro che hanno rilevato la mia attività annullassero la manifestazione, un secondo dopo mi rimetto a farla io”. Di qui la sfida a Gl Events. E a Bologna, che di fatto, potrebbe perdere in virtù del suo ritorno sul campo dei motori, una delle manifestazioni di punta del suo calendario fieristico.

“Non mi sento di tradire nessuno”, mette le mani avanti l’ex patron del Bologna e della Virtus. “Penso di avere fatto molto per questa città come imprenditore e credo di aver fatto sempre molto bene – rivendica - quello che ho fatto l’ho fatto con le mie risorse e le mie idee, senza chiedere niente a nessuno”.

Cazzola, che nel 2009 si candidò a sindaco contro Flavio Delbono con una sua lista civica appoggiata dal Pdl, conferma di aver avuto alcuni mesi fa contatti con il presidente della Fiera di Bologna, Duccio Campagnoli. “Ha chiesto cortesemente la mia opinione su come rilanciare il Motor Show, ma era già troppo tardi. Gli ho risposto che è stato azzerato un lavoro di trent’anni. Ma questa è una storia che attiene a Gl e alla Fiera di Bologna, legate da un contratto fino al 2021 che è una catena”, spiega. “Non c’è nessuno che può andare al posto loro e Campagnoli non poteva aspettarselo”, aggiunge. Cazzola assicura, inoltre, che per la sua operazione su Milano non ha nessuna rete di sicurezza. “Non ho nessuna garanzia, solo le mie idee”, afferma.

Eppure Campagnoli oggi ci ha chiesto rispetto per la Fiera e per la città. “Sono sorpreso – replica - mi sembra un tentativo di deviare l’opinione pubblica da quello che è accaduto veramente. Campagnoli dovrebbe cercare di capire perché tutta l’industria dell’auto ha deciso di non partecipare al Motor show. Una decisione che arriva da lontano. E poi il rispetto vale per tutti, deve essere biunivoco”.

Quanto al suo ritorno, conclude: “Credo che si possa e si debba tentare di fare un progetto innovativo e che possa rispondere alle esigenze del mercato. Nel mondo economico contano i risultati, le chiacchiere stanno a zero”.

Fonte Dire