Bologna, 31 maggio 2014 - REGIA perfetta, come in un film di Francis Ford Coppola. Il sindaco Virginio Merola è riuscito in poche mosse ad ingigantire e ingarbugliare un caso che in una città normale sarebbe stato risolto in un pomeriggio. Un capolavoro. Da settimane la polemica sul mitico cassero di Santo Stefano, occupato abusivamente dall’altrettanto mitica Atlantide, si ingigantisce, fa perdere la pazienza alla presidente del Quartiere, Ilaria Giorgetti, coinvolge questore e prefetto con una coda che arriva al ministro Alfano. E il sindaco che fa? Sguscia via, tace e non risponde nemmeno agli sms della Giorgetti. Preferiva un messaggio su Whatsapp o via Facebook? Misteri della comunicazione.

IERI anziché spiegare, o non spiegare come è avvenuto in consiglio comunale, ha preferito occuparsi di un fondamentale accordo sul turismo. E ha mandato avanti all’arma bianca il bersagliere - assessore Alberto Ronchi. Risultato: ancora caos con folklore in consiglio comunale senza che dall’amministrazione sia arrivato un chiarimento sull’occupazione abusiva o no di Atlantide. Forse, ma, vedremo, ora riflettiamo.... Un tempo interminabile per buttare l’occhio su un regolamento di qualche cartella. Nemmeno l’Alta Corte dell’Aja ci impiega tanto per una sentenza. Così anziché chiudersi nel tempo che merita (poco) il caso si infiamma ancora. Non si sa cosa pensare. O il sindaco Virginio Merola ha preso sottogamba questa baraonda del cassero, oppure non gli hanno spiegato nulla. Boh. Il sospetto politico è che il Comune non voglia scontrarsi con il variopinto mondo dei collettivi che in qualche modo è protetto da Sel. Non c’è tanto da girare intorno a questa antipatica vicenda: o Atlantide, la cui rumorosa presenza costituisce già un problema con proteste del quartiere, occupa la sede abusivamente e allora si sgombera come in via Zanolini. Punto e basta. Oppure tutto è regolare e, che piaccia o no, va spiegato in tempi brevi. Così invece si mischiano mancanza di buonsenso, mosse sbagliate, silenzi impresentabili. La forma a volte è anche sostanza. Se è poi vero che i collettivi non pagano le utenze, fanno baccano e disturbano chiudiamola qui. Sindaco e assessore - bersagliere: il tempo è scaduto.

Beppe Boni