Bologna a 30 all'ora, l'assessora Orioli: "Niente paura, sarà una scelta condivisa"

A giugno l'inizio della rivoluzione nelle strade. La Lega attacca con una raccolta firme: "No a decisioni calate dall'alto". E la titolare della delega alla nuova mobilità risponde: "Apriremo un dibattito con i cittadini"

Bologna, 7 novembre 2022 - Il Comune sgombera il campo da presunte "decisioni diktat" su Bologna zona 30. E lo fa tramite l'assessora alla Nuova mobilità, Valentina Orioli: “E' un percorso aperto, vogliamo aprire un confronto ampio con tutta la città. La delibera presentata negli scorsi giorni è un atto che apre un percorso, c’è ampio spazio per discutere nel merito il dove e il come. Lo faremo in diverse sedi, a partire dal Consiglio comunale, in Commissione, nei Quartieri, con i cittadini e tutti i portatori di interesse".

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Bologna potrebbe essere la prima città in Italia a 30 all'ora
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L'estensione del limite di velocità a trenta chilometri orari - escluse le strade a lunga percorrenza - dovrebbe cominciare a giugno. Niente paura secondo Palazzo D'Accursio, la rivoluzione sarà progressiva: "Si comincerà con i laboratori di quartiere ed ascolteremo tutte le categorie economiche e i rappresentanti di chi opera nel settore della mobilità. Non si tratta di una misura ideologica, ma di una misura basata su evidenze".

Bologna 30 all'ora, la Lega lancia una raccolta firme: "No scelte calate dall'alto"

Il gruppo consiliare della Lega in Comune ha lanciato oggi una raccolta firme per mettere in discussione l'attuazione della 'città 30', come annunciata dal sindaco Matteo Lepore. 'Bologna città 30? Discutiamone strada per strada', è il titolo scelto per l'iniziativa. "La bicicletta è di sinistra e l'auto è di destra è un'assurda dicotomia dalla quale dobbiamo uscire - scrivono in una nota i consiglieri comunali leghisti - la nostra è una battaglia di libertà e civiltà che dovrebbe appartenere a qualsiasi colore politico".

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Tra le fila di opposizione non si dicono contrari alle zone 30, che ritengono utili nelle aree scolastiche, davanti agli ospedali, agli edifici religiosi, nelle strade con alta incidentalità e in vie con molti pedoni, ma sono contrari all'introduzione del limite dei  30 Km/h in tutta la città e al fatto che "rischi di essere una scelta ideologica calata dall'alto che non tiene contro della realtà".

Perché la 'zona 30'

La decisione del Comune è arrivata nelle scorse settimane in seguito a una lunga scia di incidenti, gravi e qualcuno mortale. "I numeri ci dicono che abbassando la velocità diminuisce l’incidentanlità è c’è anche una maggiore sicurezza, che non ha colore - chiude Orioli -. Alla Lega dico: se davvero volete incidere su questa misura c'è spazio per farlo, migliorandola insieme.” 

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