A chi piace la democrazia degli impuniti

Valerio

Baroncini

Nell’altro caso, invece, sono due gli aspetti preoccupanti. Il primo riguarda il cortocircuito istituzionale ‘Intervengo io Intervieni tu’ (con esito di interventi zero) in cui pare ci siamo cacciati. Il secondo riguarda il senso di impunità dei soliti noti che, anche per via di sentenze di prescrizione o a volte di assoluzioni che hanno fatto discutere, rende ormai fattibile qualsiasi cosa. Imbrattare, sporcare, rompere, devastare non sono un hobby post quarantena. E il Covid-19 ci pare abbia, semmai, peggiorato il sistema cognitivo di molti. A tutti quei ‘gauche-caviar’ (come va di moda chiamarli) che difendevano l’Xm 24 dallo sgombero consiglierei un giretto nel cantiere Acer devastato, per farsi un’idea sul concetto di ‘democrazia’ di cui alcuni si riempiono la bocca. E qui duole constatare come il Comune che oggi condanna le incursioni, sia lo stesso che (non nella sua totalità di giunta) ha flirtato coi ragazzi pensando che potessero essere una parte di sinistra. Non hanno nulla di sinistra, né di destra. Ma la gauche-caviar ancora non l’ha capito.

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