PIERFRANCESCO PACODA
Cronaca

A Sanremo l’aria profuma di Bologna

Dagli omaggi alle canzoni e al talento di Lucio Dalla fino alle presenze dietro le quinte: Jacopo Ettorre è l’autore più presente. Lucio Corsi canta: “Volevo essere uno spaccino inseguito da un cane lupo alla stazione di Bolo”. Il live all’Estragon: ecco quando

Dagli omaggi alle canzoni e al talento di Lucio Dalla fino alle presenze dietro le quinte: Jacopo Ettorre è l’autore più presente

Dagli omaggi alle canzoni e al talento di Lucio Dalla fino alle presenze dietro le quinte: Jacopo Ettorre è l’autore più presente

Bologna, 15 febbraio 2025 – Ha scelto un classico di Lucio Dalla, Damiano David, per annunciare a Sanremo come intende sviluppare la sua carriera solista. Dai Rolling Stones, fonte di ispirazione principale di ispirazione per i Maneskin, al cantautore bolognese come nuovo nome tutelare. Un cambio di traiettoria sottolineato dalle parole di ’Felcità’, mentre sono i versi di ’L’anno che verrà’ che hanno scandito l’esibizione di Brunori Sas nelle serata delle cover e dei duetti, insieme a Riccardo Sinigaglia e Dimartino.

“Volevo essere un duro / Che non gli importa del futuro / Un robot / Un lottatore di sumo / Uno spaccino in fuga da un cane lupo / Alla stazione di Bolo / Una gallina dalle uova d’oro / Però non sono nessuno”, canta Lucio Corsi nella sua ‘Volevo essere un duro’, in gara all’Ariston. Il live dell’artista, il 13 aprile all’Estragon di Bologna, è andato sold out subito dopo l’annuncio della partecipazione al festival. “Inseguire le canzoni di città in città è senza dubbio la cosa che amo di più, è la cosa che sogno da quando ero bambino – ha confessato Corsi –. Salire sul palcoscenico vuol dire incontrare la musica, come dice Paolo Conte in “alle prese con una verde milonga”. Inoltre ogni palco è un trampolino verso un’altra realtà, lassù riesco davvero ad immaginare di essere qualcos’altro”.

In mancanza di cantanti cittadini direttamente impegnati sul palco dell’Ariston, le atmosfere artistiche bolognesi nel festival sono comunque percepibili, anche se ha dovuto rinunciare alla sua partecipazione il primo violino di spalla della Scala, Laura Marzadori, che avrebbe dovuto accompagnare, sempre nei duetti, Emis Killa, che si è ritirato. La presenza più significativa è sicuramente quella del giovane Jacopo Ettorre, bolognese, tra i più celebri e richiesti autori della musica pop nazionale, uno che ha firmato una grande quantità di testi di brani arrivati ai vertici delle classifiche negli scorsi anni, da ’Tuta Gold’ di Mahmood, in gara nel 2024 a ’Fino a qui’ di Alessandra Amoroso. Un ragazzo cresciuto all’interno della scena alternativa, frequentatore, come ha rantato al nostro giornale, delle serate hip hop primo Tpo, organizzate da Arena 051, un laboratorio dal quale sono passati tanti grandi rapper. "È stata una esperienza formativa importante, mi ha insegnato a cercare le maniere di adattare le rime ai ritmi afro americani, a far dialogare versi e improvvisazione. Quella è stata la mia vera scuola". E proprio con una etichetta bolognese, Garrincha Dischi, ha pubblicato nel 2021 il suo unico album da solista ’Siamo sicuri di essere giovani?’, con ospite Lo Stato Sociale. A Sanremo 2025 firma le canzoni interpretate da Clara, Sarah Toscano, Rkomi e Serena Brancale.

Altro talento, che da Bologna partecipa per la prima volta al Festival è il chitarrista Piero Posani, solista molto richiesto in studio di registrazione e presenza fissa, come musicista, in tantissime trasmissioni televisive, da Amici a Pechino Express, oltre che compositore per spot pubblicitari di importanti aziende. Quest’anno è stato invitato a far parte dell’Orchestra che accompagna i cantanti in gara: "Inizia il mio primo Sanremo in orchestra! Da bambino guardavo il Festival ogni anno e l’orchestra dell’Ariston era qualcosa di speciale, un simbolo della musica dal vivo in Italia. Ho sempre immaginato cosa potesse significare essere lì, e oggi finalmente lo scopro di persona. L’emozione è tanta, le chitarre sono pronte, i pezzi rodati. Ci vediamo tra poco, fate il tifo anche per noi!", ha scritto sui social in occasione della serata inaugurale.

E poi c’è il Premio alla Carriera all’ aquila di Ligonchio, Iva Zanicchi e Lucio Corsi con il suo singolare duetto che così aveva annunciato sulla sua pagina facebook: "Sono lieto di annunciarvi che al Festival di Sanremo nella serata delle cover duetterò con il mio amico Topo Gigio sulle note (e le correnti) di ’Nel blu dipinto di blu’ di Domenico Modugno. Topo Gigio (che ha ’casa’ allo Zecchino d’Oro ndr) mi ha insegnato come non diventare una marionetta, mi ha insegnato come fare a tagliare i fili di chi ti vorrebbe far muovere a suo piacimento".