A settembre torna il festival ’Gender Bender’ L’appello: "Mandateci le immagini simbolo"

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Per Daniele Del Pozzo, ideatore e direttore artistico, è il festival della felicità. Mauro Meneghelli, co-direttore, se potesse descrivere i primi vent’anni di ‘Gender Bender’ con una parola, userebbe ‘dialogo’. Ritorna dal 9 al 22 settembre al giardino del Cavaticcio, e quest’anno anche in altri luoghi della città, il festival che attraverso gli immaginari della cultura contemporanea indaga le nuove rappresentazioni del corpo, delle identità di genere e di orientamento sessuale. Per l’edizione 2022, tornerà a ‘Gender Bender’ il coreografo belga Jan Martens con la prima nazionale di ‘Elisabeth gets her way’ un ritratto danzato della clavicembalista polacca Elisabeth Chojnacka tra musica classica e rock. Tra gli ospiti, anche il coreografo israeliano Michael Getman e la francese di origini malgasce Soa Ratsifandrihana con la sua autobiografia musicale ‘Groove’. Confermata la proiezione di ‘Stop Zemlia’, della regista ucraina Kateryna Gornostai – che l’anno scorso ha vinto l’Orso di cristallo alla Berlinale –, una docu-fiction che ritrae gioie e inquietudini di un gruppo di adolescenti. Quella del ventennale sarà un’edizione dalle tante copertine. Chiunque potrà, infatti, inviare l’immagine che meglio racconta il festival e la relazione che ciascuno o ciascuna ha costruito con ‘Gender Bender’ in questi anni. Le immagini andranno inviate a: cartabianca@genderbender.it.

Amalia Apicella

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