CHIARA GABRIELLI
Cronaca

Abusi su un bimbo di 11 anni, inchiesta sull’agente del cinema. Il papà: “Mio figlio è forte”

Le lacrime fuori dall’aula: “Abbiamo denunciato per evitare ad altri questo calvario”. Udienza preliminare dal gup, l’accusa: molestie sul piccolo mentre giocava con la Play. L’imputato è figura nota nel mondo musicale, culturale e sociale bolognese

Il ragazzo ha denunciato i fatti alla Questura di Bologna

Il ragazzo ha denunciato i fatti alla Questura di Bologna

Bologna, 25 giugno 2025 – “Spero che questo possa permettere ad altri bambini di evitare un calvario come quello che ha dovuto vivere mio figlio. Lui è molto forte, anzi, paradossalmente, è lui che dà la forza a noi, i suoi genitori. Ora, aspettiamo che la legge faccia il suo corso. Siamo fiduciosi”. Lo dice – con la voce spezzata e le lacrime agli occhi – il papà del ragazzo, undicenne all’epoca dei fatti e oggi ventenne, che ha denunciato per violenza sessuale su minore il talent scout del cinema bolognese. Ieri mattina, l’udienza preliminare con il gup Roberta Malavasi, dopo che il pm Luca Venturi aveva chiesto il rinvio a giudizio per l’imputato. Ma di fatto ieri non si è deciso nulla, dal momento che il gup ha disposto la restituzione degli atti al pm al fine di rinnovare gli adempimenti della conclusione delle indagini, a causa di un difetto di notifica. L’avvocato Matteo Murgo, che assiste il ragazzo, ha preannunciato la richiesta di costituzione di parte civile nell’interesse della parte offesa.

“Per mio figlio questa giornata significa molto – sottolinea il papà –. Aver visto che lo Stato si muove e lo difende, che non ha accanto solo la famiglia o gli amici, e quindi che non deve affrontare tutto questo con le sue sole forze, gli dà sollievo, sa di non essere solo. A me e alla mamma, dice di stare tranquilli, dice che la legge farà il suo corso. Pensava che oggi avrebbe incontrato il suo aguzzino, invece lui non si è presentato. Saranno quattro anni che non lo vede. Un’estate è anche venuto in gommone con noi, a ridere e scherzare. E intanto, invece, mio figlio non riesce a dimenticare, gli torna sempre in mente quello che ha passato, non riesce a superarlo”.

È stato importante per il mio assistito superare la pressione emotiva di varcare la soglia di un’aula di tribunale per chiedere che sia fatta giustizia – spiega l’avvocato Murgo –. Era molto emozionato, ma ha metabolizzato positivamente l’impatto dell’udienza. È pronto a confermare davanti al giudice quanto ha già denunciato in sede di querela, auspicando una rapida definizione del processo”. La vicenda risale a nove anni fa. Il ragazzo si sarebbe tenuto tutto dentro, e poi, una volta cresciuto, avrebbe sentito l’esigenza di tirare fuori quel ricordo di quando era solo un bambino. Così è scattata la denuncia contro un conoscente dei suoi genitori, figura nota nel mondo del cinema bolognese, in quanto si occupa di casting, e della scena culturale, musicale e sociale cittadina. Il ragazzo a settembre 2024 ha denunciato i fatti in Questura. Stando al suo racconto, quella sera stava giocando con la playstation, nella stanza c’era anche il figlioletto dell’imputato, che dormiva. L’uomo si sarebbe avvicinato chiedendo se si fosse mai toccato, il piccolo non sarebbe stato in grado di dare una risposta e allora l’uomo gli avrebbe chiesto di poterlo toccare e, dopo avergli abbassato i pantaloni, avrebbe iniziato a palpeggiarlo. Stando a quanto riferito dalla parte lesa, l’atto sessuale sarebbe durato parecchi minuti, poi l’uomo se ne sarebbe andato.

Il bimbo non ha raccontato nulla a nessuno finché non ha sentito il bisogno di tirare fuori quel ricordo che aveva tenuto chiuso nella sua mente come fosse una macchia. Dopo averlo confidato alla fidanzata, ha condiviso il racconto con la madre, il padre e l’amico del cuore. Il ragazzo ha riferito anche di aver scelto di denunciare dopo aver acquisito maggiore consapevolezza crescendo e anche per il timore che l’uomo potesse mettere in atto le stesse dinamiche con altri, soprattutto tenendo conto del suo lavoro di talent scout per la tv e il cinema.

L’imputato, tre anni fa, è stato arrestato in flagranza in Sudamerica con l’accusa di aver palpeggiato una bimba di otto anni durante un casting e in una sessione fotografica. Era stato rilasciato il giorno successivo all’arresto. Lui si è sempre dichiarato innocente e vittima di accuse montate ad arte con l’obiettivo di estorcergli denaro. Nel corso delle indagini, alcune persone sentite a sommarie informazioni hanno raccontato altri presunti episodi di abusi, uno che sarebbe avvenuto sempre in casa, con un bimbo di nove anni e l’altro con una bimba. Episodi però per i quali le famiglie dei bambini coinvolti non hanno denunciato. L’imputato è assistito dall’avvocato Andrea Rossi del Foro di Roma.