Bologna, violentò la figliastra e la mise incinta. Orco condannato a sei anni e mezzo

Anni di abusi e vessazioni fisiche e psicologiche. In paese diceva: la piccola è mia nipote

Violenza sui minori (foto archivio)

Violenza sui minori (foto archivio)

Bologna, 14 febbraio 2017 – Se anni e sei mesi di cella il padre-padrone accusato di avere violentato per anni la figliastra, tanto da aver avuto con lei una bambina che oggi ha circa 10 anni. La pena decisa dai giudici è stata più alta di quella chiesta dal Pm Antonella Scandellari, 5 anni. Una storia terribile quella che, iniziata in un paese della Bassa tanti anni fa: un padre padrone che da metà anni ’80 al 2013 avrebbe abusato non solo della figliastra oggi quarantenne, con cui ebbe la bambina, ma anche delle due sorelline, che ora hanno 43 e 38 anni. All’epoca le tre bambine, tutte figliastre dell’uomo, avevano dagli 8 ai 12 anni e le violenze avvennero nel clima di soggezione fisica e psicologica che l’orco aveva instaurato in casa, assoggettando anche la moglie.

Il settantenne, però, a processo risponde solo delle violenze nei confronti della quarantenne, perché è l’unica rimasta sempre in casa e costretta così a subire le vessazioni fino al 2013. Le altre due, invece, se n’erano andate, perciò le violenze si sono interrotte tanti anni fa: dunque i (presunti) reati, pur così gravi, dopo tanti anni si sono prescritti.

In paese nessuno sapeva la verità perché l’uomo aveva detto a tutti di essere il nonno della bambina. Nonostante quella versione falsa, però, qualche diceria circolava lo stesso nella cittadina di provincia e così i carabinieri iniziarono a indagare. Fu così che venne fuori il terribile segreto di quella casa. La bambina nel frattempo è stata allontanata e affidata a un’altra famiglia.

Il clima era talmente avvelenato che la quarantenne, sentita mesi fa in aula a porte chiuse, aveva ritrattato le accuse, sostenendo che i rapporti con il padre erano consenzienti e la nascita della bambina fu voluta. Una versione ritenuta falsa dagli inquirenti e smentita dalle intercettazioni ambientali, che hanno evidenziato le pressioni del settantenne sulla figliastra. Le altre due sorelle, invece, hanno confermato tutto, proprio perché ormai lontane dal contesto familiare. E proprio da una do loro arriveranno presto nuovi guai per il patrigno-orco. 

"La mia intenzione è di utilizzare questa sentenza per fare un’azione civile", avverte l’avvocato Stella Pancari che assiste la seconda figliastra dell’imputato. Nella tornata penale, infatti, non le è stato possibile costiuirsi parte civile nel dibattimento perché i reati commessi nei suoi confronti erano stati dichiarati prescritti.

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