La giudice per le indagini preliminari Nadia Buttelli ha convalidato gli arresti dei tre giovani accusati di tentato omicidio, dopo l’accoltellamento di venerdì di un ragazzo italiano di 20 anni in via Pirandello, al Pilastro. Per i tre – due fratelli, italiani di origine marocchina di 21 e 25 anni, e il cugino marocchino 21enne – sono stati disposti i domiciliari. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, la vittima e il fratello erano stati aggrediti dal gruppetto mentre rientravano a casa, per un movente da chiarire. Uno era stato preso a cinghiate, l’altro colpito con un fendente al torace che gli ha perforato un polmone. Nell’udienza di convalida, stando a quanto spiegato dal difensore dei tre, avvocato Luca Pozzolini, gli indagati hanno raccontato una versione dei fatti diversa da quella che ha portato al loro arresto: i fratelli sarebbero stati affrontati dalla vittima, armata di coltello, e mentre il più giovane sarebbe fuggito, il maggiore avrebbe lottato con l’avversario ed entrambi sarebbero rimasti feriti, il 25enne lievemente a una mano, il 20enne gravemente al torace. Il cugino, sempre secondo la difesa, sarebbe invece rimasto a casa, dove è stato trovato dalla polizia. Il coltello sequestrato ai tre, con tracce di sangue, non sarebbe infine l’arma usata nella colluttazione.
CronacaAccoltellamento al Pilastro, ai domiciliari i tre indagati