Accoltellarono quattro coetanei Due ragazzini finiscono in comunità

Via Monte Grappa, un anno fa un marocchino e un albanese picchiarono ferocemente dei ragazzi imolesi. All’aggressione parteciparono anche venti amici. Ora la Squadra mobile li ha identificati e catturati

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di Francesco Zuppiroli

Gioventù bruciata, presente e passata. Mentre l’inchiostro si spreca in questo 2022 segnato dalla faccia oscura della gioventù, con legioni di ragazzi, tantissimi minorenni, protagonisti in città di risse, atti persecutori, atti vandalici e violeza, anche il passato torna a galla. Nella fattispecie un’aggressione in particolare, risalente al 3 febbraio dell’anno scorso e per cui in questi giorni la Squadra Mobile ha dato esecuzione al provvedimento di custodia cautelare in comunità a carico di due minorenni, uno albanese e uno marocchino, ma nati in Italia, resisi protagonisti di una maxi aggressione avvenuta in via Monte Grappa.

OMBRE DAL PASSATO

Erano le 19.30 circa del 3 febbraio 2021 quando in via Monte Grappa passeggiava un gruppetto di quattro giovani imolesi, arrivati in città per un tranquillo pomeriggio in centro. Un pomeriggio trascorso tra un pasto al McDonald’s di via Indipendenza e una passeggiata appunto prima di tornare verso la stazione centrale per rientrare a casa. Un pomeriggio rovianto quando durante il tragitto verso la stazione, in via Monte Grappa in direzione via Marconi, i quattro si sarebbero imbattuti, come ricostruito dalla Squadra Mobile, in due ragazzi e due ragazze seduti su una gradinata.

L’AGGRESSIONE

In questo momento uno della coppia di giovanissimi ora in comunità, risultato poi essere il marocchino, ha avvicinato gli imolesi per chiedere una sigaretta, iniziando a scambiare una serie di battute con atteggiamento provocatorio e litigioso, lasciando intendere che "avrebbe tirato fuori la lama", come riferito agli investigatori. Nonostante il tentativo da parte delle vittime di placare gli animi però, il compagno, risultato poi l’albanese, nel frattempo avrebbe allertato altri ragazzi, circa una ventina, sopraggiunti in massa in via Monte Grappa per dare inizio al selvaggio pestaggio delle vittime. Un’aggressione tremenda, dopo la quale tre degli imolesi hanno riportato lesioni giudicate guaribili in 15, 7 e, nel caso più grave, 60 giorni, per la ferita d’arma da taglio alla schiena e altre lesioni al volto riportate da uno del gruppo.

L’INDAGINE

Il gruppo malcapitato, all’epoca dei fatti, dopo il pestaggio è riuscito comunque a prendere il treno per Imola, salvo poi, all’arrivo riconoscere la gravità delle ferite e precipitarsi al pronto soccorso dell’ospedale locale, dove intervennero, allertati dai genitori dei ragazzini, gli agenti del commissariato. Da qui un lavoro lungo un anno, che grazie alla visione delle telecamere della zona, in particolare una che ha ripreso la fuga del branco dopo l’aggressione, e ancora lo studio dei social e dei tabulati telefonici, la polizia ha potuto identificare i due minorenni presunti responsabili della violenta aggressione, ora trasferiti in comunità. Un risultato di indagine su cui anche il sindaco Matteo Lepore è intervenuto: "La risposta conferma che le istituzioni rispondono agli atti di violenza con professionalità e fermezza – ha scandito Lepore –. Confermo inoltre che siamo impegnati assieme sul fronte giovanile, per offrire ai giovani che vivono nel nostro territorio un’alternativa alla violenza".

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