Accoltellato alla gola in Bolognina L’aggressore preso dalla polizia

È stato ricucito all’ospedale Maggiore e se la caverà con dieci giorni di prognosi il trentottenne tunisino che, sabato sera intorno alle 21, è stato accoltellato alla gola da un connazionale in via Matteotti. L’aggressione, avvenuta nei pressi del bar Caribe, pare sia scaturita a seguito di una lite, iniziata in piazza dell’Unità, tra i due stranieri, legata, a quanto si apprende a futili motivi. L’accoltellatore, un tunisino di 33 anni, è stato visto, in azione, da alcuni passanti, che hanno subito chiamato la polizia, descrivendolo e dicendo di averlo visto allontanarsi a bordo del bus 27 in direzione centro.

Un dettaglio, in particolare, ha messo subito sulla strada giusta i poliziotti: l’uomo che aveva sferrato il colpo alla gola del compare non avrebbe avuto un braccio. Grazie a questo particolare, gli agenti sono subito riusciti a identificare il trentatreenne, già conosciuto alle forze dell’ordine e solito frequentare la zona di San Donato. Così ai poliziotti non è rimasto altro da fare che diramare generalità e foto dell’aggressore. Che, nel giro di un’ora dal fatto, è stato individuato da una pattuglia del commissariato Due Torri San Francesco, in servizio di controllo in zona universitaria. L’uomo, al termine degli accertamenti, è stato denunciato per lesioni aggravate. La vittima, trasportata d’urgenza in ospedale perché la ferita al collo era profonda, è stata identificata durante le cure al Maggiore. Il taglio, per fortuna, non aveva leso arterie vitali e il trentottenne è stato dimesso con 10 giorni di prognosi.

La vicenda torna a puntare i riflettori delle forze dell’ordine sul problema della sicurezza in Bolognina, dove episodi come quello di sabato sera non sono, purtroppo, fatti isolati, ma una routine legata a sacche di degrado e disagio concentrate, in particolare, nella zona di piazza dell’Unità.

Nicoletta Tempera

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