Accoltellato fuori dalla disco Perizia psichiatrica per un 16enne

Processo con rito abbreviato subordinato alla perizia psichiatrica, con conferimento dell’incarico la settimana prossima. È quanto stabilito ieri durante l’udienza al sedicenne di origini brasiliane accusato di avere accoltellato, a dicembre scorso, due giovani più o meno coetanei. Uno rischiò la vita, il secondo ci rimise uno sfregio in faccia, al termine di una rissa finita male fuori da un locale di San Pietro in Casale. Protagonisti, due gruppi di minorenni e qualche maggiorenne. Ora il sedicenne, davanti al gup del tribunale per i minori Francesca Salvatore e difeso dall’avvocato Sandro De Marco, deve rispondere di tentato omicidio e lesioni, con le aggravanti dell’utilizzo di un coltello e della minore età delle vittime. Le parti offese sono un ragazzo di Cento (Ferrara), all’epoca dei fatti diciassettenne e ora difeso dall’avvocato Alessandro Falzoni, e un coetaneo di San Lazzaro.

I fatti risalgono alla notte dell’8 dicembre 2021, attorno alle 3, all’esterno di un locale. Nel parcheggio della discoteca, per futili motivi, scoppia la lite tra i due gruppi di ragazzi, quasi tutti minorenni e che non si conoscevano prima di quel momento. Uno dei due gruppi, composto da quattro giovani e ’guidato’ dall’imputato, accusa l’altro di avere danneggiato l’automobile di uno di loro. Le cose degenerano in fretta, alcuni aggressori cominciano a prendere a calci l’auto dei rivali, poi partono gli spintoni e la lite si trasforma in rissa. E spunta un coltello. Due i fendenti alla vittima, alla testa e al collo; ma si scongiura il peggio grazie all’intervento degli amici e alla fuga dentro la discoteca.

Il ferrarese riportò un trauma cranico e ferite giudicate guaribili in 15 giorni; l’altro coetaneo di San Lazzaro (da qui l’accusa di lesioni all’imputato) riportò un sfregio permanente del viso per cui ricevette 25 giorni di prognosi.

L’imputato, che a quanto si apprende ha anche altri precedenti, si trova attualmente detenuto al carcere minorile del Pratello.

Federica Orlandi