Acqua e sport Cerelia festeggia 120 anni in salute

Nel 1902 l’Università decise di studiare la sorgente perché la zona veniva risparmiata dalle epidemie

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L’Acqua Cerelia compie 120 anni. O meglio, nel lontano 1902 l’Università di Bologna fece un accurato studio sulle proprietà dell’acqua che sgorgava da fazzoletto di terra compreso tra il comune di Vergato e quello di Castel d’Aiano. I motivi di quella ricerca erano legati al fatto che gli abitanti di quelle zone venivano sistematicamente risparmiati dalle epidemie.

Quella più nota è del 1855 e riguarda il colera, ma gli archivi parrocchiali certificano che, anche in quelle precedenti, lì vi era una resistenza maggiore ai vari microbi, compreso quello della tubercolosi. Visto questo studio i fratelli Natalini decisero di installare il primo impianto di estrazione e di imbottigliamento a Cereglio, una frazione nel comune di Vergato. Da questo piccolo paese arriva il nome dell’acqua minerale e inizia la distribuzione che diventa leader nella provincia di Bologna. Nel 1970 l’azienda viene rilevata da Adriano Rinaldi e dal figlio Ernesto che allestiscono un nuovo stabilimento e grazie a loro il legame tra l’Acqua Cerelia e il territorio diviene ancora più stretto, anche per una serie di attività promozionali tra cui la più celebre è l’inno che accompagnava le partite casalinghe del Bologna Calcio allo Stadio Renato Dall’Ara. Dallo scorso marzo la proprietà è stata acquisita dalla società ‘Sorgenti Italiane Regionali Spa’, una realtà che ha tra i suoi obiettivi quello di evitare che le sorgenti con forte connotazione territoriale vengono assorbite dai grandi gruppi. "Ci stiamo impegnando – spiega il direttore operativo di Acqua Cerelia Mauro Quadri – per modernizzare lo stabilimento con l’intento di arrivare a una produzione che riduca drasticamente la produzione di CO2 grazie all’utilizzo di energie rinnovabili. Contemporaneamente, grazie a una serie di partnership sportive, vogliamo che la nostra acqua sia sempre più conosciuta. Ad oggi abbiamo stretto un accordo con la Virtus e con la Bsl San Lazzaro, ma stiamo dialogando anche con la Fortitudo".

Il progetto di rilancio sarà sostenuto da investimenti industriali e commerciali che superano i 2 milioni e 500mila euro e già ora lo stabilimento è in grado di produrre su due linee diverse, una dedicata all’acqua imbottigliata nel vetro e l’altra per la classica bottiglietta per gli sportivi o per altri usi da ‘asporto’. Ad oggi sono circa 20 i dipendenti dell’azienda e le condizioni in cui sgorga la sorgente le consentono di acquisire caratteristiche uniche che le hanno fornito, insieme alla qualità della struttura produttiva, il primato italiano per l’ottenimento della registrazione di ’Gestione Ambientale Verificata’.

Massimo Selleri

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