di Claudio Cumani Ci sono i registi che hanno segnato la storia del teatro del ‘900 (Peter Stein firma ‘Il compleanno’ di Pinter con Maddalena Crippa mentre Pier Luigi Pizzi dirige ’La dolce ala della giovinezza’ con Elena Sofia Ricci) ma anche i nuovi talenti (Lodo Guenzi dello Stato Sociale è il protagonista di ‘Trappola per topi’ di Agatha Christie). E poi compaiono i nomi di successo (Lella Costa interpreta ‘Le nostre anime di notte’ da Kent Aruf diretta da Serena Senigallia) e gli spettacoli di richiamo (Ferzan Ozpetek trasporta ‘Mine vaganti’ dal grande schermo al palcoscenico con Francesco Pannofino e Iaia Forte). E ancora affiorano intriganti finestre sulla contemporaneità, ad esempio grazie a Carrozzeria Orfeo e al suo impietoso ‘Miracoli metropolitani’. Insomma, si muove fra tradizione e innovazione la prossima stagione di prosa del Duse presentata ieri: 16 titoli in abbonamento a cui si aggiungono 7 appuntamenti proposti in opzione e un evento a marzo particolarmente amato dal pubblico, quel ‘Slava Snowshow’ di Slava Polunin (‘il migliore clown del mondo’) che proprio al Duse debuttò tanti anni fa. Un cartellone che vuole ribadire il concetto di "teatro come bene dell’intera comunità" , ha detto Walter Mramor, presidente del cda del Duse, che per l’occasione ha letto una poesia di Gianni Rodari. Ma anche un cartellone che fotografa fedelmente lo stato di salute della scena italiana dopo la pandemia. Il sipario si alzerà il 28 ottobre sul celebre ‘Servo di scena’ di Ronald Harwood con Geppy Gleijeses nei panni di sir Ronald affiancato da Maurizio Micheli e Lucia Poli. E subito, l’11 novembre, arriverà lo scarto di prospettiva assicurato da un ‘Otello’ scespiriano diretto da Andrea Baracco che prevede un cast tutto femminile, da Federica Fracassi a Lucia Lavia. La programmazione prosegue alternando nuove drammaturgie (‘The Children’ di Lucy Kirkwood ...
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