Bologna, 30 agosto 2024 – Non ci sarà l’epica sfida al Real Madrid, ma il viaggio ad Anfield Road fa già sognare il popolo rossoblù. Il sorteggio della Champions League 2024/2025 ha regalato il Liverpool dalla prima fascia e c’è già chi ha le lacrime agli occhi, invocando la parabola di un Bologna che per tanti anni ha fatto soffrire ma che ora è pronto a regalare notti magiche (ed europee) che si preannunciano indimenticabili, comunque andrà a finire con il risultato. "Da Leffe ad Anfield è un attimo", scrivono sui social alcuni, evocando remote trasferte ai tempi della Serie C e sottolineando come le sconfitte e le sofferenze calcistiche per la fede rossoblù siano finalmente state ripagate da questo.
C’è poi chi fa già i calcoli sulle avversarie, giudicando ingiocabili i Reds e il Borussia Dortmund, al pari dell’Aston Villa ma dicendosi fiduciosi per le due portoghesi (Benfica e Sporting entrambe in trasferta) e per Lille e Monaco, calcolatrice già alla mano per cercare di capire quale sia il giusto compromesso per passare il turno. "Con 10 punti siamo ai playoff" sentenzia già qualcuno mentre per altri i punti potrebbero essere ancora meno per assicurarsi che il sogno continui anche dopo il mese di gennaio. C’è anche chi il Real è sicuro di incontrarlo più avanti, "perché se sognare non costa nulla". Qualcuno ricorda anche la svolta dell’era recente dei rossoblù, quel Bologna-Frosinone 0-4 che ha fatto da spartiacque e che per molti è stata la scossa che ha portato la squadra dov’è ora. La febbre Champions è arrivata persino alla Festa dell’Unità dove il sindaco Matteo Lepore e Lele Roveri all’unisono si sono detti emozionati: "Spero che ci siano altre serate come questa", ha affermato il primo cittadino bolognese. L’ironia poi prende il sopravvento sui social, con alcuni che ripescano Margheritoni come acquisto per l’Europa al posto di Zirkzee. Tutti però condividono il fatto di aver sognato ad occhi aperti durante il sorteggio, perché qualsiasi sarebbe stato l’esito dell’urna e del software sarebbe andato bene lo stesso: l’importante sarà esserci, con il cuore gonfio di orgoglio.
Gianluca Sepe